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La Juve inverte rotta: niente Tar

No Tar. La Juventus rinuncia al ricorso al tribunale amministrativo, che sarebbe stato discusso domani, contro la sentenza della Corte federale che l’ha spedita in B a -17. La decisione è stata presa oggi dal cda, in una riunione durata oltre quattro ore e sofferta, con qualche consigliere molto dubbioso sull’opportunità del cambio di rotta sulla strada presa appena dieci giorni prima. Ma alla fine – ha sottolineato il presidente Cobolli Gigli – il ritiro del ricorso è stato deciso all’unanimità”, compresi i voti di Montali e Blanc, collegati in audioconferenza.

E proprio l’ad sarebbe stato, secondo indiscrezioni, il più restio a concedere il suo voto a favore del ritiro del ricorso. La Juventus riprende, quindi, l’iter della giustizia sportiva che si concluderà, probabilmente a metà-fine settembre, con l’arbitrato del Coni: in quella sede il club bianconero spera di strappare un sostanzioso taglio al -17 inflitto dalla Corte federale che riduceva già il -30 deciso dalla Caf.

E quasi sicuramente ne debbono essere convinti anche i tifosi, visto che oggi, davanti alla sede della società a protestare, inveendo contro l’attuale dirigenza, ce n’era appena una ventina, in maggioranza pensionati. Gli insulti sono volati senza risparmio, quando, all’imbrunire, Cobolli Gigli si è concesso per qualche secondo ai giornalisti in attesa da ore, ma il numero 1 bianconero ha fatto spallucce: “Quei tifosi – ha ribattuto – non sono d’accordo con la nostra decisione e altri non saranno contenti, ma la Juventus ha 12 milioni e mezzo di sostenitori”. In altre parole, Cobolli Gigli è convinto che con la prospettiva di un handicap molto ridotto l’accettazione del purgatorio in B prevarrà sulla voglia di proteste clamorose. La sua protesta, il ricorso al Tar, la società l’ha già spazzata con un colpo di spugna sul documento preparato appena una settimana fa dagli avvocati esperti in diritto amministrativo. Un ricorso nel quale tra l’altro la Juventus quantificava anche, in 130 milioni di euro, i danni del declassamento in B. “La nostra – ha detto Cobolli Gigli, commentando il ritiro del ricorso – è stata una decisione meditata, ma presa all’unanimità. E siamo convinti che farà bene alla Juventus, ma non solo. Da oggi in poi – ha concluso – ci concentriamo soltanto sulla gestione sportiva”. La Juventus “confida – come ha scritto nella nota scritta alla fine della riunione del cda – “che nell’ambito del successivo grado di giustizia sportiva sarà definito un trattamento significativamente migliorativo rispetto all’attuale”.

Il caso Juventus sembra chiuso, anche se i comitati dei tifosi che nei giorni scorsi si sono rivolti al Tar, non sembrano disposti a fare a loro volta un passo indietro. E nella galassia del tifo bianconero gli insoddisfatti non solo pochi. “Spero in una B pulita – sospira Marco Tardelli, consigliere della Juventus – senza penalizzazioni, anche se resta l’amarezza per la disparità tra la condanna inflitta alla Juventus e quella data alle altre società”. Il ritiro del ricorso aveva preso consistenza ieri, nel vertice tra Cobolli Gigli, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, e il commissario straordinario della Figc, Guido Rossi. “Si tratta di un’importante conferma del riconoscimento – é il commento di Petrucci – dell’autonomia dell’ordinamento sportivo e del fatto che lo sport è in grado di risolvere nel proprio ambito ogni questione”.La Juventus ha dato prova di fiducia nei principi che presiedono l’organizzazione sportiva, riaffermando il proprio rilevante ruolo nel panorama calcistico nazionale ed internazionale”. La stessa piena soddisfazione arriva da Guido Rossi: “La società bianconera – sottolinea – ha confermato la volontà di collaborare con la Figc all’attività di rinnovamento e di rilancio del calcio italiano, delle sue strutture e della sua organizzazione: l’esperienza e il senso istituzionale della Juventus saranno sicuramente utili”. (ANSA).