Arte & Mostre
Addio a Vittoria Sormé, una vita dedicata all’arte
Lei, che può essere considerata la “madrina” della riapertura della Palazzina Reale, nell’aprile 2015 ha “accompagnato” Ordine e Fondazione Architetti Firenze nella nuova sede. Era stata proprio Vittoria Sormé la modella che, da giovanissima, aveva posato per la figura femminile dell’opera “L’Arno e la sua Valle” di Italo Griselli, scultura che si trova nell’esedra, lo spazio esterno della struttura. Griselli ne ritrasse il corpo ma non il volto, però: si racconta che, essendo ancora minorenne, lo scultore non potè raffigurare il suo viso, e che per quello si ispirò invece alla moglie di Giovanni Michelucci (mentre dallo stesso Michelucci prese spunto per la faccia della figura maschile, l’Arno).
Negli scorsi anni, dopo che la Palazzina Reale aveva riaperto le sue porte alla città, Vittoria Sormè era poi tornata a vedere di persona la scultura per cui, molto tempo prima, aveva fatto da modella.
Una vita dedicata all’arte, la sua: iniziò a lavorare come modella all’Accademia di Belle Arti di Porta Romana, per poi diventare una modella apprezzata dai più importanti artisti dell’epoca, oltre che un’attrice, con parti in film con Gino Cervi e Vittorio De Sica.