Arte & Mostre
Firenze. Uffizi: Corridoio vasariano pronto, «apertura per 2020»
La palla ora passerà a Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, controllata dal ministero dell’Economia, che si occuperà della gestione del bando per l’assegnazione dei lavori. Il progetto sarà presentato più avanti, in un’apposita conferenza stampa, ma intanto Schmidt ne ha svelato alcuni punti cardine. Al corridoio si accederà dal nuovo auditorium Vasari, «dove verrà proiettato un filmato sulla storia di Firenze e dei Medici. Si attraverseranno, poi, le sale dedicate all’architettura degli Uffizi». Da qui i visitatori entreranno in ascensore per arrivare direttamente nella sala che ricorda la ferita patita dalla città la notte tra il 26 e il 27 maggio 1993: la strage dei Georgofili, la bomba piazzata da Cosa Nostra che costò la vita a cinque persone. «Sarà quindi un percorso con vista su Firenze e per Firenze, con il ricordo di diversi momenti storici della città, come il bombardamento dei nazisti dell’agosto 1944», spiega il direttore, che aggiunge: «I lavori dovrebbero costare sette, otto milioni di euro e, se non ci saranno intoppi, il Corridoio Vasariano dovrebbe riaprire nel 2020».
La riapertura del Vasariano, inoltre, si legherà a doppio filo con la proposta artistica di Firenze. Da una parte potrà prendere vita il «Percorso del Principe», l’idea lanciata dall’ex ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, dal sindaco Dario Nardella a dal direttore Schmidt: da Palazzo Vecchio al Forte Belvedere, passando da Uffizi, Vasariano, palazzo Pitti e giardino di Boboli. Dall’altra farà il suo esordio un biglietto ad hoc, un ticket dedicato alla visita del Vasariano e che terrà insieme anche il giardino di Boboli, l’uscita del corridoio.