Autentica pinacoteca, per le numerose opere d’arte che qui vengono conservate, la pieve di San Lorenzo, la cui esistenza è testimoniata già dal 934 è il più grande edificio romanico del contado fiorentino. Qui si trova esposta l’unica l’opera di Giotto di Bondone presente nel Mugello, dove nacque 750 anni fa, sul Colle di Vespignano. Un’opera di fondamentale importanza in quanto si tratterebbe del più antico dipinto superstite giunto fino a noi, forse di poco precedente le Storie di Isacco di Assisi, del grande innovatore della pittura moderna quale fu Giotto in Italia alla fine del XIII secolo. Frammento di una composizione più ampia che si trovava sull’altare maggiore dell’oratorio della Beata Vergine degli Azzurri presso la vicina Compagnia di Sant’Omobono, la Madonna col Bambino fu restaurata nei laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure alla Fortezza da Basso dove vennero rimosse le pitture non originali e una corona argentea applicata forse nel XVIII secolo. Del Bambino purtroppo sono rimaste solo le piccole braccia con le mani, una ad accarezzare il volto della Madre l’altra a cercare il contatto con l’indice che si concede affettuosamente. Ed è proprio in occasione dell’anniversario dei 750 anni dalla nascita che all’interno della pieve di San Lorenzo è stato allestito un nuovo impianto di illuminazione a led che permette una maggiore leggibilità dell’opera, insieme agli altri capolavori trecenteschi che le fanno da corona, la Madonna col Bambino di Agnolo Gaddi e quella di Niccolò di Pietro Gerini e il Crocifisso dipinto della fine del XIV, nell’ambito di Lorenzo Monaco oltre al maestoso Cristo pantocratore tra i Santi Lorenzo e Martino dipinto dal Galileo Chini nel 1906 nell’abside e il maestoso crocifisso di legno. La nuova illuminazione è stata realizzata dall’Unione dei Comuni del Mugello in accordo con la parrocchia e il contributo della Città Metropolitana nell’ambito dell’itinerario «Sotto il cielo di Giotto» in occasione delle celebrazioni per l’anniversario della nascita dell’artista, inaugurato lo scorso giugno a Vicchio, con l’esposizione della Madonna di San Giorgio alla Costa nel Museo Beato Angelico. La cerimonia inaugurale si è svolta il 21 luglio alla presenza del parroco di Borgo San Lorenzo don Maurizio Tagliaferri, del sindaco di Borgo San Lorenzo e presidente dell’Unione dei Comuni Paolo Omoboni, dell’assessore al Turismo dell’Unione dei Comuni Federico Ignesti, di Maria Pia Zaccheddu in rappresentanza della Soprintendenza e dei membri dell’associazione STARE che hanno presentato i percorsi della guida «Sulle orme di Giotto», che attraversa i luoghi mugellani in cui si trovano le tracce degli allievi e seguaci di Giotto che ancora oggi si conservano nelle chiese, oratori e tabernacoli. Se don Maurizio Tagliaferri ha sottolineato come la Pieve sia una piccola pinacoteca per le opere d’arte che custodisce, il sindaco di Borgo San Lorenzo e presidente dell’Unione dei Comuni Paolo Omoboni ha affermato: «D’ora in poi quest’opera di un giovane Giotto, l’unica del grande artista presente nel territorio e che è stata esposta in importanti mostre internazionali, potrà essere ammirata davvero sotto un’altra luce, in tutta la sua bellezza. Un’ulteriore occasione per visitare e vivere il Mugello e restarne affascinati». E per l’assessore al Turismo dell’Unione dei Comuni del Mugello Federico Ignesti: «Dopo l’inaugurazione dell’esposizione della Madonna di San Giorgio alla Costa al Museo Beato Angelico a Vicchio, la nuova illuminazione della Madonna con Bambino e della pieve è un’altra importante iniziativa che realizziamo per celebrare degnamente Giotto e, con un’interessante proposta culturale-turistica, promuovere e valorizzare il nostro territorio». Sempre in occasione dell’anniversario giottesco il Convegno di studi a cura di Angelo Tartuferi per Mugello Mediceo in programma per il 16 settembre al Teatro di Giotto a Vicchio dal titolo «Intorno a Giotto nel suo Mugello a 750 anni dalla nascita approfondimenti critici e nuove ipotesi».