Concluso l’intervento che ha portato al riordino della ‘zona d’accoglienzà della Galleria degli Uffizi. Stamani sono stati infatti presentati il restauro della scala e dei marmi del ricetto lorenese. Attraverso un’attenta ricerca documentaria, le pareti e il soffitto si presentano ora col ritrovato verde pallido steso nel 1781 da Carlo Marcacci. Un’operazione che ha visto un impegno finanziario di circa 450 mila euro. A presentare il restauro, tra gli altri, Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino e Antonio Natali, direttore del museo. Una operazione, hanno sottolineato, che ha voluto restituire al luogo “quella regale accoglienza voluta nel 1781 da Pietro Leopoldo per il nuovo accesso alla Galleria”. “Il Ministero dei Beni Culturali – ha spiegato Acidini – attraverso la Soprintendenza per i beni architettonici e del paesaggio, che ha diretto i lavori, ha erogato 200 mila euro” mentre le associazioni Amici degli Uffizi e Friends of Uffizi Gallery Inc. hanno impegnato circa 150 mila euro per il completamento dell’operazione di restauro di tutti i marmi antichi del Vestibolo e della tela di Jacopo da Empoli raffiguranti le Nozze di Caterina de’ Medici. Nel ricetto si trova ora anche lo stemma intagliato e dorato d’Alessandro de’ Medici, attribuito a Baccio d’Agnolo, concesso in deposito dal Museo Nazionale del Bargello. Nel corso della presentazione (durante la quale sono intervenuti anche l’architetto Antonio Godoli e Antonella Romualdi che ha diretto il restauro dei marmi) Natali ha definito i lavori “un evento ‘epocale'”, per poi aggiungere che “esiste una sorta di inciviltà moderna che ci costringe oggi a proteggere non solo le opere, ma anche i muri”. “Credo – ha detto Critina Acidini – che i restauratori abbiano fatto un capolavoro nel ritrovare questo colore verde: hanno ridato visibilità a un concetto culturale”. “La nostra è stata una scelta giusta – ha aggiunto Maria Vittoria Colonna Rimbotti, presidente dell’Associazione Amici degli Uffizi e della Friends of Uffizi Gallery – in quanto le sculture antiche impreziosiscono il vano che s’affaccia sulla scala monumentale e soprattutto il vestibolo, ovale, sovrastato dall’effigie di Pietro Leopoldo, l’uomo che volle rendere aulico il nuovo accesso alla Galleria fiorentina”. Sono stati infine annunciati anche alcuni interventi futuri: ‘Amici degli Uffizi’ e ‘Friends of Uffizi Gallery’ sosterranno il restauro della tela Le nozze di Caterina de’ Medici ed Enrico II di Francia, (esposto sulla parete al colmo della scala). Cristina Acidini ha aggiunto che sono attualmente allo stato riflessione preliminare, i restauri della Tribuna, il cuore degli Uffizi, e della Sala delle Carte Geografiche. (ANSA).