Arte & Mostre

MUSEI: TORNA ALLA LUCE ‘TESORO’ BASILICA SAN LORENZO FIRENZE

Torna alla luce e allo splendore il ‘tesoro’ del complesso di San Lorenzo a Firenze. Una quarantina di opere, tra arredi liturgici, crocifissi e reliquiari databili tra il XIV e il XIX secolo, da anni conservati in vari luoghi e nascosti al pubblico, sono stati restaurati e raccolti in un nuovo spazio sotterraneo un tempo adibito a magazzino e ora anch’esso restaurato. Il nuovo ‘museo del tesoro’ si trova proprio sotto la sagrestia vecchia e, costituendone le fondamenta, fu una delle prime parti edificate dal Brunelleschi. ‘Cuore’ del nuovo museo é il grande pilastro centrale che non funge solo da sostegno strutturale, ma ha anche un valore simbolico: al piano di sopra, in perfetta corrispondenza, si trova infatti la tomba di Giovanni di Bicci de’ Medici, primo mecenate della famiglia che aveva fatto costruire la sagrestia. Tra le opere più importanti, un crocifisso in argento fuso di Michelozzo, una pisside in oro e argento, raro esempio di pisside originale del ‘400, un reliquiario di Cosimo III de’ Medici, un altro reliquiario di San Francesco di Paola in oro e argento sbalzati e cesellati e pietre dure. Il progetto del nuovo museo è partito nel 1993. Il costo, sostenuto dall’Opera medicea laurenziana e dall’Ente Cassa di risparmio di Firenze, si aggira sui 300 mila euro.  Il nuovo museo è nato da un’idea di Elisabetta Nardinocchi, che ci ha lavorato insieme a Ludovica Sebregondi e Antonio Fara, ed è stato sostenuto da monsignor Angiolo Livi e monsignor Fabrizio Porcinai, parroci di San Lorenzo. Lo spazio era, fino ai restauri, un vecchio magazzino abbandonato ma, al momento della costruzione, aveva una grande valenza: quando nel 1467 il corpo di Cosimo il Vecchio fu inumato all’interno del pilastro all’incrocio del transetto con la navata nella sagrestia vecchia, fu infatti riscoperta la valenza funeraria di quello che sosteneva la sagrestia, ovvero il sotterraneo sottostante. Ma col tempo il significato simbolico fu perso. Nel Cinquecento lo spazio venne concesso come sede per la Compagnia del santissimo sacramento, gruppo laicale legato alla parrocchia. In seguito l’ambiente è stato utilizzato principalmente come deposito. Il nuovo museo sarà aperto al pubblico dal primo dicembre. In quel giorno, eccezionalmente, l’ingresso sarà gratuito a tutto il complesso museale di San Lorenzo. Fino alla fine dell’anno il costo del biglietto, nuovo museo compreso, sarà invariato (2,5 euro), mentre da gennaio salirà a 3,5 euro. (ANSA). San Lorenzo mette in mostra il suo tesoro