Da oggi, sarà possibile “passeggiare” e curiosare” nelle sale dei Musei vaticani anche “virtualmente”: non solo col computer “tradizionale”, ma anche da “piattaforme mobili” come portatili, palmari e telefonini cellulari di ultimissima generazione. L’apertura “on line” dei Musei Vaticani è stata annunciata martedì 24 giugno, in sala stampa vaticana. “Da oggi sarà possibile effettuare una visita virtuale, attraverso la navigazione su Internet, nei meandri di uno dei musei più visitati al mondo”, ha commentato il direttore della sala stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls, sottolineando la possibilità, offerta ai turisti e ai visitatori, di “scegliersi anche il percorso che poi si farà in una visita reale”. “Presentare e fare conoscere le collezioni al turista, rendendo più agevole e consapevole la visita alle collezioni, fornire allo studioso informazioni utili per le sue ricerche, diffondere nel grande pubblico la conoscenza di tanti capolavori, della loro storia e del loro significato”: questi, ha spiegato mons. Claudio Maria Celli, segretario dell’Apsa (Amministrazione del patrimonio della sede apostolica), ricordando che la “prima idea” dell’apertura di questa sezione del sito www.vatican.va (realizzata grazie alla collaborazione con la Hewlett Packard Italiana) risale al 1998. 6 sezioni su 27 dei Musei Vaticani sono, dunque, “on line”, in cinque lingue (italiano, francese, inglese, spagnolo e tedesco) con 215 schede complete per le opere selezionate corredate da 120 immagini ad alta risoluzione (da zoomare) e da 95 immagini a media risoluzione. Un sito inattaccabile per gli “hacker”, ha assicurato Celli: “Mediamente riceviamo 30 attacchi alla settimana, ma finora nessuno è andato a buon fine”, grazie anche all’attività di prevenzione (oltre 10 mila al mese i virus neutralizzati dall’ufficio informatico del Vaticano). Sir