Cultura & Società
Caterina de’ Ricci a cinquecento anni dalla nascita: quattro ricercatrici a confronto sulla storia della santa di Prato
Dopo i saluti del presidente del Consiglio comunale Gabriele Alberti e del vicario generale mons. Daniele Scaccini, prenderanno la parola Roberta Franchi, Isabella Gagliardi e Anna Scattigno dell’Università di Firenze e la ricercatrice e docente Veronica Vestri. Modera il canonico Marco Pratesi, bibliotecario della Roncioniana.
«L’intento – spiega don Marco Pratesi – è quello di tratteggiare la figura della Santa da un punto di vista storico e per farlo abbiamo voluto chiamare quattro donne ricercatrici esperte di storia della Chiesa e del monachesimo. Si inquadrerà la grandezza di Caterina nel contesto del suo tempo. Il nostro desiderio è anche quello di lasciare spazio alla discussione tra i presenti».
L’iniziativa, promossa dalla Diocesi, vede il patrocinio del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ed è aperta a tutti gli interessati.
Sette anni di indulgenza plenaria per la Santa di Prato
I fedeli hanno a disposizione ben sette anni per ricevere l’indulgenza plenaria. In occasione del 500° anniversario della nascita di Santa Caterina de’ Ricci, la Santa Sede ha concesso l’indulgenza plenaria ai pellegrini che si recano nella basilica di San Vincenzo e Santa Caterina e recitano il Padre Nostro e il Credo.
Ottenuta in favore dei vivi e dei defunti, l’indulgenza plenaria è concessa alle solite condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. L’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati.