Cultura & Società
Personal trainer e stile di vita: una combinazione vincente
Se pensiamo solo a 20 anni fa la differenza è evidente. Così chiara che non ci riconosceremmo nemmeno.
Oggi spesso abbiamo più autoveicoli per famiglia, scale mobili ovunque, junk food di ogni tipo, lavori da scrivania molto diffusi, serie televisive molto attrattive che ci tengono sul divano, magari con una sigaretta in bocca.
Tutto ci tiene lontano dal movimento e dai suoi benefici effetti che insieme alla sana alimentazione contribuirebbero a tenere la vitalità molto in alto.
Stiamo scegliendo strade per tenere lontano la fatica, trascurando il fatto che un giusto livello di attività fisica è ormai dimostrato essere collegato a una migliore condizione di benessere psicologico oltre che a un corpo più sano.
Nella sostanza cosa ci stiamo perdendo rispetto alla generazione precedente? Cosa ci viene a mancare facendo leva sulle comodità che abbiamo abbracciato? Proviamo a fare un elenco che in modo anche simpatico ci dica qualcosa di importante.
-non facciamo più le scale e preferiamo quelle mobili
-ci consegnano la spesa a casa così non solleviamo più pesi
-lo shopping che ci faceva fare strada a piedi è sostituito dagli e-commerce
-l’abitudine di fare l’orto e il giardinaggio è praticamente sparita
-la posizione seduta è sempre più mantenuta con danni alla colonna e alla circolazione sanguigna (la pressione sulle vertebre arriva ad aumentare del 30%)
-abbiamo ridotto di molto il tempo dedicato al sonno di qualità
-i nostri comportamenti spesso peggiorano l’inquinamento
-l’abitudine di stare nella natura ed esplorarla è diventata appannaggio di pochi
-scegliamo cibi già pronti evitando di cercare ingredienti di qualità e usare i fornelli con il piacere di preparare il proprio nutrimento
-il tempo dedicato ai social network e alla televisione è aumentato drasticamente, riducendo l’attività fisica
Riassumendo, il nostro stile di vita è cambiato e con esso la nostra salute.
Come possiamo quindi intervenire e cambiare il nostro approccio alla giornata e alle nostre priorità?
Tante sono le soluzioni possibili per modificare le nostre abitudini. Oggi vogliamo scrivere di quella che è il fitness e le pratiche ad esso associato. Ci siamo fatti aiutare da Daniele Anelli, personal trainer che li considera essenziali per un’alta qualità della vita.
Il fitness ha sostituito quella che era l’attività fisica nei tempi passati, e non ci riferiamo solo alla ricerca del cibo, dell’acqua e alla caccia ma anche quella che era la normale gestione di una casa senza lavatrice, lavastoviglie o cucina a gas che ora sostituisce quella a legna (che andava cercata, raccolta, stoccata e utilizzata).
Il mondo ha in gran parte “dismesso” il movimento per come lo conoscevamo e lo ha sostituito con lo sport, il gioco e le palestre.
Ecco quindi che la tanto famosa scheda di palestra con indicati esercizi, serie, ripetizioni e tempi di recupero non è altro che la la trasposizione (o almeno cerca di esserlo) delle attività che abbiamo abbandonato.
I movimenti della lat machine, della chest press, dello squat e dello stacco vogliono proprio simulare i gesti che compivamo spesso quando non eravamo così civilizzati, per tirare verso di noi e arrampicarci, spingere per allontanare, sollevarci da terra e raccogliere ciò che ci serviva.
Che cosa il tapis roulant e la cyclette se non il modo per compensare le lunghe camminate o i tratti in bicicletta che ci separavano dal posto di lavoro o dai nostri parenti?
La palestra è sicuramente un ottimo posto dove cercare la stimolazione fisica in una società moderna circondata da comodità ma sembra che non sia sufficiente a darci quel livello di forma fisica che i nostri nonni e genitori hanno avuto.
Ne è la prova la diffusione di persone in sovrappeso o addirittura obese che solo 30 anni fa nessuno poteva in Italia osservare o addirittura immaginare (pensiamo ai grandi obesi così visibili oggi grazie alle trasmissioni tv che se ne occupano).
La provocazione qui nasce evidente: possono tre ore di palestra alla settimana compensare tutto quel movimento che eravamo costretti a fare semplicemente per vivere il quotidiano?
Certo che no e quindi il fitness e soprattutto il personal trainer possono fare la differenza nel trasmettere l’importanza di trovare ogni giorno la possibilità di prenderci cura del nostro corpo e della nostra mente, approfittando di ogni occasione. Queste possono provenire sì dal fitness, ma non bastano.
C’è modo di fare attività col bricolage, la cucina, l’orticultura o le semplici pulizie domestiche. Pensiamo solo a quante camminate vigorose possiamo fare negli spostamenti da un posto all’altro senza usare l’automobile o il taxi, stimolando il nostro sistema cardio-circolatorio.
Lunga vita al fitness quindi, ma andiamo oltre perchè potrebbe davvero non bastare.