Cultura & Società
Minori e social: Aiart, “l’Italia necessita di nuove norme, adeguate ai tempi”
“Una proposta di legge – viene spiegato in una nota – che stabilisce per le piattaforme il dovere di fornire a genitori e minori di 16 anni degli strumenti semplici per limitare il tempo trascorso online (tenendo traccia di tale tempo e rinunciando alla riproduzione automatica) e proteggere i dati. Inoltre, le piattaforme dovrebbero offrire a genitori e minori la possibilità di modificare gli algoritmi di raccomandazione, consentendo loro di limitare o vietare determinati tipi di contenuti”.
Il disegno di legge arriva dal progetto denominato “Kids online Safety Act” a firma del senatore democratico Blumenthal e della senatrice repubblicana Blackburn. “Le Big Tech sono perfettamente a conoscenza dei problemi – osserva Baggio – e non intervengono in ragione della loro opportunistica necessità di garantire che il tempo di permanenza degli utenti sui social non diminuisca”. “Tante, troppe le inchieste – sottolinea il presidente dell’Aiart – che dimostrano i danni prodotti dalle piattaforme del Gruppo (oggi Meta) soprattutto sulle adolescenti. È ora di rendere la protezione dei bambini e delle famiglie dai danni online una priorità assoluta: una meta necessaria che ha un grande valore nel nome della corresponsabilità sociale”.
L’Aiart, conclude la nota, “alla luce anche dei recenti provvedimenti sanzionatori a carico dei c.d. over the top, chiede al governo italiano che si assuma questa responsabilità regolamentando anche nel nostro Paese questo aspetto e operando una saggia valutazione degli interessi in gioco”.