Cultura & Società

Dante: a Pisa è arrivato ‘Divina’, l’avatar che legge i volti e li traduce in terzine

Già inaugurata ad Arezzo lo scorso 3 settembre, l’installazione, sviluppata da un pool di ingegneri, makers e dall’artista digitale BluPXLs, unisce insieme un secolo di tecnologia in un dialogo inedito e apparentemente impossibile che comincia grazie alla presenza umana. Un sensore di depth scanning del 2021 e una telescrivente del 1940 collaborano insieme a 30 televisori, una stampante, un videogioco e 5 computer in una mediazione linguistica a base binaria. La ricerca della radice del loro linguaggio ne permette la comprensione e la relazione altrimenti impossibile andando così a raccontare l’importanza di preservare, conservare e mantenere le radici nel percorso evolutivo e di innovazione. 

Ad inaugurare ‘Divina’ nell’Aula Magna Nuova di palazzo della Sapienza a Pisa, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo: “Pisa è il massimo esempio di come si può tenere insieme la tradizione e innovazione.  Oggi, con questa installazione, stiamo raccontando che è possibile spiegare la storia grazie alle nuove tecnologie”. Per il presidente, insomma, ‘Divina’ è un “filo rosso che unisce la nostra identità con uno sguardo al futuro ma con le gambe ben radicate nei valori del tempo che è stato”.

Alla presentazione ha partecipato il rettore dell’Università di Pisa Paolo Maria Mancarella. “L’installazione coniuga due aspetti importanti del nostro Ateneo: da un lato la grande tradizione nella tecnologia e nell’intelligenza artificiale, dall’altro la valorizzazione e diffusione della lingua e della cultura italiana in generale”. “Cinquanta anni fa – ha ricordato Mancarella – è nato il primo corso di laurea in informatica in Italia, pochi anni dopo il primo dottorato in informatica mentre nel 1999 è stata la volta del primo, pioneristico, corso di laurea per la diffusone della lingua straniera in Italia”.

Insieme al presidente del Consiglio regionale e al rettore anche la responsabile scientifica del laboratorio ASTRO Gabriella Caroti che ha spiegato nel dettaglio il funzionamento dell’avatar e in particolare “l’algoritmo che associa tre versi a caso della Divina Commedia creando una nuova terzina identificativa di ognuno di noi”.

Ogni utente che vorrà avvicinarsi a ‘Divina’ e scoprire la propria terzina avrà modo di continuare il viaggio personale dentro la Divina Commedia. Una volta trovata e stampata #LaMiaTerzina, infatti, collegandosi al sito appositamente creato https://www.divina700.it/ e inserendo il codice stampato dall’avatar, verranno illustrati i Canti a cui appartiene la terzina. L’esperienza con ‘Divina’ potrà anche essere condivisa sui canali Instagram e Facebook del Consiglio regionale taggandosi o scrivendo #AvatarDante e #LaMiaTerzina.

L’installazione rimarrà a Pisa fino a 14 settembre nell’ Aula Magna Nuova, dentro al Palazzo della Sapienza, in via Curtatone e Montanara 15. Dal 18 al 23 sarà a Montecatini Terme nella sala Storica Terme Excelsior (viale Verdi 61) poi sarà la volta di Lucca dal 25 al 30 settembre nell’ex Casa del Boia (via dei Bacchettoni snc) e al Castello Malaspina di Massa (via del Forte 15) dal 2 al 9 ottobre prossimi.