Sparite le tracce delle sue tappe a causa della nuova urbanizzazione, il cammino è stato reso di nuovo praticabile grazie a un’iniziativa nata dalla parrocchia di San Jacopino, a Firenze, e supportata dal Centro turistico giovanile e dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Le cinque amministrazioni comunali di Firenze, Campi Bisenzio, Prato, Agliana e Pistoia, ne hanno presentata in Palazzo Vecchio la guida ufficiale, che permetterà ai pellegrini di orientarsi tra le bellezze e le occasioni di spiritualità che il territorio offre. Il cammino, poi, si riveste di un’importanza particolare durante questo e il prossimo anno, con la celebrazione dell’Anno Santo iacobeo che papa Francesco ha prolungato fino al 25 luglio 2022. Alla fine del cammino, i pellegrini, oltre a visitare la reliquia dell’apostolo Giacomo, avranno così l’occasione di passare attraverso la Porta Santa della cattedrale di Pistoia e ricevere l’indulgenza plenaria.La prima tappa del cammino, di circa 24 chilometri, inizia a Firenze, dalla chiesa di San Jacopino, e raggiunge Prato, attraversando Campi Bisenzio e Capalle. La seconda tappa, con i suoi 21 chilometri, parte da Prato per arrivare, attraverso Galciana e Agliana, a Pistoia. Il cammino si distende nella Piana, grande conca circondata dalle colline dove la presenza umana risale al Neolitico, attraversata da strade commerciali etrusche e centuriata dai romani. Tra le rare bellezze naturalistiche e gli antichi luoghi di fede che si incontrano lungo il cammino ci sono piccoli borghi, cappelle campestri, chiese, pievi, cattedrali, antichi «spedali», castelli e fattorie dove ancora è viva la memoria dei pellegrini che andavano verso Pistoia.Attraverso la guida, poi, accompagneranno il pellegrino, tra gli altri, gli interventi degli assessori al turismo e dei sindaci dei vari comuni insieme a quelli dei vescovi delle diverse diocesi attraversate. «La Regione Toscana, negli ultimi anni, ha scelto di valorizzare molto i cammini e il Comune di Firenze ha voluto sostenere questo turismo lento e rispettoso della natura di cui abbiamo sempre più bisogno in questa epoca post-Covid, in cui siamo chiamati a ripensare nuovi modelli di turismo e di sviluppo» ha detto Cecilia del Re, assessore al turismo del Comune di Firenze. «In questo momento di rinascita, c’è bisogno di riscoprire le bellezze del nostro territorio. È bello ripartire anche dalla spiritualità: c’è il bisogno di riscoprirsi dopo questo lungo periodo di distanziamento sociale che ci ha divisi» ha aggiunto Ester Artese, assessore al turismo di Campi Bisenzio. «Per noi questo è un modo fondamentale per fare conoscere il nostro territorio: ci sono persone che arrivano in città perché seguono i cammini e una volta che scoprono i nostri Comuni desiderano tornare per poter vivere la tanta ricchezza enogastronomica, culturale e spirituale che abbiamo. La guida, poi, sarà strumento che metterà in luce il valore culturale e spirituale del cammino, per questo ancora più interessate da intraprendere» ha detto l’assessore al turismo del comune di Prato Gabriele Bosi. «La pandemia è un’opportunità nella difficoltà per capire cosa è superfluo e cosa davvero importante e questo va scoperto camminando – ha aggiunto il sindaco di Agliana Luca Benesperi – Il cammino, poi, permette di valorizzare ricchezze che altrimenti a volte ci sfuggono, passando anche dal nostro Comune».Un cammino per riscoprire sé stessi e il territorio, quindi, per provare a essere meno turisti e più pellegrini, accompagnati dalle parole di san Riccardo sulla copertina della guida: «Turista è chi passa senza carico né direzione. Camminatore è chi ha preso lo zaino e marcia. Pellegrino è chi sa inginocchiarsi quando necessario».