Cultura & Società
Firenze omaggia Caterina de’ Medici, la prima profumiera della storia
Caterina Sforza de ‘Medici è stata una delle donne più forti e intelligenti della storia. All’età di 25 anni governò su Imola e Forlì e dimostrò di poter, da sola, amministrare uno stato, presiedere un governo e comandare un esercito. Otto figli, preoccupazioni economiche, problemi politici, guerre continue, non le impedirono, fatto insolito per una donna del suo tempo, di essere una studiosa di farmacia, di medicina, di chimica e profumeria. La sua antica ricetta prevedeva chiodi di garofano, fiori di sambuco, biancospino, cetrioli, acqua di fagioli, muschio, latte di capra, canfora, trementina, zibetto. Il suo manoscritto “A far bella” raccoglie tutte le sue ricette cosmetiche: formule abbronzanti, dimagranti, rassodanti, depilatorie nonché formule per tingere ed arricciare i capelli.
Per celebrare Caterina Sforza de’ Medici e la cultura del profumo e della cosmesi, il Cinema Stensen promuove, domani sabato 5 giugno, una serata speciale. Alle 20.30 proiezione del film, in anteprima italiana, “I profumi di Madame Walberg”, un’inebriante ed elegante commedia francese che narra dell’incontro tra Anne Walberg, una raffinata e leggendaria creatrice di profumi, e Guillaume Favre, l’insolito e carismatico nuovo chauffeur che le viene assegnato per accompagnarla durante le missioni. Una storia on the road alla scoperta del mondo dei profumi, delle loro essenze e delle terre ca cui nascono.
Dopo il film, le Spezierie Palazzo Vecchio, brand fiorentino di profumi che continua a tramandare i segreti della profumeria rinascimentale, offrirà a tutti i partecipanti un campioncino della fragranza più rappresentativa, chiamata proprio Caterina de’ Medici, il primo profumo la cui formula parte proprio da una formula trovata nel ricettario del rinascimento “Notandissimi secreti dell’arte profumatoria”. E’ la ricetta di un’“acqua odorifera”. Il termine “acqua odorifera” nel Rinascimento è riferito ad acque olenti, ottenute con varie tecniche che consentivano di far passare in un mezzo liquido i principi attivi odorosi di vegetali o animali. L’acqua mirabile di questa viene descritta come ottima per lavare il viso, le mani e tutta la persona, da usare due o tre volte la settimana, poiché “fa la carne giovinetta, et mantiene in sanità chi se laverà con quest’acqua”.