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TERRA SANTA, INCURSIONE AEREA A GAZA: FINITA LA TACITA TREGUA

Almeno sette morti, inclusi due o tre uomini collegati ad Hamas ma anche un bambino di sei anni e un vecchio di 75, e 47 feriti otto dei qualiin condizioni critiche all’ospedale Shifa: i primi due uccisi da un missile sparato o da un caccia F 16 a volo radente e gli altri da uno di due ulteriori missili provenienti ugualmente da un F 16 o da un elicottero Apache. E’ accaduto ieri, poco dopo il tramonto, nella parte antica del quartiere El Zaytoon (gli olivi) a Gaza. Da quando è cominciata la guerra in Iraq, è stato questa la prima incursione aerea israeliana su territorio palestinese. Era chiaro che gli attaccanti cercavano e intendevano uccidere Saadi Al-Arabid, presunto leader locale delle brigate Ezzedine Al-Qassam braccio armato di Hamas. L’uomo è stato ucciso e così pure uno o due suoi collaboratori, tutti a bordo di un auto. Ma mentre la gente accorreva verso i resti dell’auto in fiamme, uscendo anche da una vicina storica moschea, almeno uno di due altri missili ha colpito nel mucchio e ha fatto altre vittime e una cinquantina di feriti tra persone che non avevano nulla a che fare. Le notizie e la dinamica dell’accaduto sono state confermate alla MISNA da persone raggiunte telefonicamente a Gaza e dall’ambasciatore palestinese al Cairo Mohamed El Sobeih. Il giorno prima a Jenin – in Cisgiordania, l’altro pezzo di territorio palestinese – c’era stata una spedizione di carri armati e altri veicoli militari: erano state distrutte alcune abitazioni e altre “marchiate”. Sempre in Cisgiordania, a Silvit, era stato ucciso il palestinese Badr Yassin, sospettato di legami con una cellula di Feddayna. Altri sette palestinesi erano stati uccisi nei territori palestinesi tra mercoledì e giovedì scorsi: in un campo profughi di Gaza si cercavano inutilmente tunnel sotterranei per il contrabbando di armi con l’Egitto; in un altro caso, una delle vittime stava raccogliendo oraggi nell’azienda agricola Nahal Oz. Queste sono per lo meno le notizie giunte attraverso contatti in loco della MISNA e in parte diffuse da agenzie internazionali di stampa. Ma l’incursione aerea di ieri ad El Zaytoon, con la sua spettacolare e feroce dinamica, sembra voler ricordare che oltre a quella in Iraq, c’è un’altra guerra in atto, una delle tante al mondo che non finiscono mai. Quest’ultima cosiddetta “intifada” cominciata nel settembre del 2000, dopo la celebre “passeggiata” di Ariel Sharon a Gerusalemme, ha fatto finora 3140 vittime, 2363 delle quali palestinesi, 719 israeliane e le rimanenti di altre nazionalità, inclusi volontari di pace provenienti da diversi Paesi. Così continuando, potrebbe anche esser questa la vera “madre di tutte le guerre”.Misna