Cultura & Società
“Un luogo una carezza”, l’omaggio di Vativision alle vittime del Covid
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Con il film “Un luogo una carezza” il regista Marco Marcassoli racconta le fasi di realizzazione della Chiesa dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII a Bergamo che ha visto impegnati due importanti artisti internazionali, Stefano Arienti e il bergamasco Andrea Mastrovito, insieme al maestro vetraio Lino Reduzzi e all’architetto Pippo Traversi.
Caratterizzata da una struttura a parallelepipedo molto semplice, la chiesa colpisce per i giochi di luce naturale, che creano una luminosità capace di disegnare uno spazio mistico impreziosito dall’uso del vetro e suggestioni date dall’impiego dell’oro. La volontà degli artisti è stata quella di fare della chiesa un luogo dove la fede si apre all’arte contemporanea e dove anche la sofferenza trova conforto nella contemplazione.
Uno dei maggiori pregi del film è quello di svelare le varie fasi di realizzazione dell’opera, trattandole come singole note di una partitura e restituendo il potente significato religioso del percorso artistico, fino a farne una contro-narrazione del dolore e delle immagini impresse nella nostra memoria. Una tra tutte: la lunga colonna di mezzi militari con a bordo i feretri delle vittime, che attraversando il cuore di Bergamo ha fatto il giro di tutto il mondo.
Il documentario, uscito nel 2020 e riproposto da VatiVision in occasione del primo anniversario dell’epidemia, ne va ad arricchire l’ampia offerta dedicata al mondo dell’arte e – attraverso il racconto del forte connubio tra arte e fede – diviene emblematico della linea editoriale che caratterizza la nuova piattaforma di video on-demand.