L’evoluzione e le prospettive del rapporto cristiano-islamico saranno al centro di un confronto ampio a cui prendono parte i protagonisti di un dialogo operoso che ha a Firenze un sicuro punto di riferimento. I lavori saranno aperti dall’introduzione del cardinale Giuseppe Betori e dai saluti del sindaco Dario Nardella, della presidente dell’Opera di Santa Croce Irene Sanesi, del prefetto Laura Lega, di padre Paolo Bocci, rettore della basilica di Santa Croce e dell’imam Izzedin Elzir. Il coordinamento è affidato a don Alessandro Andreini, vicepresidente dell’Opera di Santa Croce. Intervengono il principe El Hassan bin Talal di Giordania, chair del Royal Institute for Inter-Faith Studies; il cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio consiglio per il Dialogo interreligioso; frate Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi; Giulio Conticelli dell’Università degli Studi di Firenze, consigliere dell’Opera di Santa Croce; il prefetto Michele Di Bari; l’assessore del Comune di Firenze Alessandro Martini.Santa Croce, luogo chiave della spiritualità francescana, conserva la memoria dell’incontro epocale tra Francesco e il sultano in tre opere: il dipinto di Coppo di Marcovaldo nella Pala Bardi, l’affresco di Giotto per la Cappella Bardi, e il rilievo di marmo scolpito da Benedetto da Maiano sul pulpito della navata centrale.