Cultura & Società

Andrea Camilleri: don Maffeis (Cei), «con i suoi romanzi ha raccontato il Paese che si oppone alla logica dello scarto»

Camilleri ha scritto oltre 100 libri, tra cui 27 romanzi sul commissario Salvo Montalbano (da cui la famosa serie televisiva) e venduto in tutto il mondo 31 milioni di copie. Una carriera prima come regista, sceneggiatore, autore teatrale e televisivo, culminata poi nella narrativa. Un successo letterario giunto solo in tarda età, che non si è più fermato, nonostante la cecità. Fino ad oggi. 

«E alla fine mi hai spiazzato ancora una volta e ci hai lasciato. Nonostante le notizie sempre più tragiche, ho sperato fino all’ultimo che aprissi gli occhi e ci apostrofassi con una delle tue frasi, tutte da ascoltare, tutte da conservare». Arriva su Instagram il ricordo dell’attore Luca Zingaretti per l’amico e maestro Andrea Camilleri. Zingaretti è stato infatti suo allievo all’Accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico nonché volto del suo commissario Salvo Montalbano nella serie Tv Rai-Palomar. «È arrivato il momento di ricordare – scrive Zingaretti -. Di cercare le parole per spiegare chi sarà per sempre per me Andrea Camilleri. Un Maestro prima di tutto, un uomo fedele al suo pensiero sempre leale, sempre dalla parte della verità che ha raccontato tutti noi e il nostro paese. Mancherai. È inevitabile, è doveroso. Per la tua statura artistica, culturale, intellettuale e soprattutto umana. Le tue parole resteranno sempre con la stessa semplicità e con l’immensa generosità e saggezza con cui le hai condivise, da mente libera e superba quale sei».

«Conservo ancora l’emozione del monologo di Andrea Camilleri nello spettacolo ‘Conversazione su Tiresia’, realizzato al Teatro Greco di Siracusa, che la Rai ha proposto in prima serata nella stagione televisiva appena conclusa». Così don Ivan Maffeis, sottosegretario della Cei e direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, commenta al Sir la notizia della scomparsa dello scrittore siciliano. «In quel folgorante atto unico – prosegue don Maffeis – monologo tra mondo antico e contemporaneità, Camilleri ci ha offerto una lezione di storia e memoria contro le derive dell’uomo; ha raccontato la notte buia della ragione, la ferocia della Shoah, affidando un messaggio di speranza ai giovani, custodi del domani». La sua vita e la sua carriera, prosegue don Maffeis, «sono state all’insegna dell’impegno culturale e civile, facendosi cantore, con il suo stile ironico e pungente, delle difficoltà del nostro Paese, puntando il dito contro la mafia e lo sfruttamento dei migranti». Negli oltre 100 libri realizzati, tra cui il ciclo sul «Commissario Montalbano», Andrea Camilleri «ha indagato l’Italia di ieri e di oggi raccontando l’umanità nella sua complessità, comprese le dispersioni o le passioni accecanti, ma anche i grandi esempi di eroismo quotidiano, Salvo Montalbano in testa».

«Nel 20° anno delle indagini televisive del commissario Salvo Montalbano, portato in televisione da Carlo Degli Esposti, ci lascia il suo creatore, Andrea Camilleri, scrittore complesso e sorprendente, capace di innovare sul piano narrativo e linguistico». Sono le parole di mons. Dario Edoardo Viganò, assessore presso il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. «Più volte ho fatto incontrare ai miei studenti universitari il produttore Carlo Degli Esposti – aggiunge mons. Viganò, studioso e professore ordinario di cinema – che per oltre due decenni ha lavorato con affinità familiare con Andrea Camilleri. Ho scoperto così che Camilleri non era solo un genio creativo in ambito letterario e teatrale, ma seguiva le sue creature nate su carta anche negli adattamenti sullo schermo, assicurandosi che venisse preservato quel mondo di tradizioni culturali e linguistiche. Il ‘non luogo’ di Vigata, dove vive Salvo Montalbano, è in verità un spazio profondamente realistico, prossimo, grazie alla puntualità di sfumature e chiaroscuri tratteggiati da Camilleri». Mons. Viganò aggiunge: «Attraverso Montalbano, Andrea Camilleri ha raccontato il cambiamento del nostro Paese, aiutandoci a cogliere le pagine irrisolte o persino i deragliamenti, regalandoci comunque un racconto di umanità resiliente, che guarda all’orizzonte con ironia e tenacia, in prima linea per la legalità. Camilleri ha reso omaggio al lavoro di tanti poliziotti che operano sul territorio, spesso in situazioni difficili, mai stanchi però di giocarsi per il bene del Paese e dei singoli cittadini soprattutto dei più deboli, di dare voce ai tanti dimenticati o esclusi».