Cultura & Società
Dante. Ravennati hanno scelto logo e naming celebrazioni
Al secondo posto il progetto proposto da Social Design di Firenze e al terzo quello di Menabò group di Forlì. Più nel dettaglio, il logo è composto di tre elementi: Marchio, Logotipo e Payoff. Il marchio rappresenta il numero settecento, stilizzato utilizzando un motivo a tessere. La forma è completata dalla silhouette di Dante ripreso dall’iconico ritratto di Botticelli con alcune variazioni relative soprattutto alla corona d’alloro tesa a dare maggior risalto al profilo in monocromia. Come dettaglio ulteriore il marchio contiene, creata dalla sovrapposizione dei due cerchi, la forma dell’infinito, allo scopo di simboleggiare l’eternità divina espressa nel Paradiso e la memoria perpetua celebrata dai ravennati nel culto del poeta. Lo schema policromo riprende le tonalità utilizzate nei mosaici ravennati che, pare, abbiano ispirato lo stesso Dante nell’elaborazione di alcune immagini letterarie del Paradiso. Il logo rimanda anche a una celebrazione formata da tante voci, esperienze, sensibilità particolari che cooperano alla celebrazione. Con «Viva Dante» si è voluto sottolineare come il poeta, ancora oggi, rappresenti un «punto di riferimento vivo» per la città sia in termini di valori che di ispirazione artistica.
Si è giocato quindi con la contrapposizione tra la celebrazione della morte e la consapevolezza di un’esperienza che vive, eternamente. Il nome, pur essendo in italiano, utilizza parole utilizzate spesso anche in ambito internazionale rendendo, assieme al payoff, il logo perfettamente fruibile anche da un pubblico estero mantenendo un imprescindibile carattere italiano. Il payoff condensa, sempre tenendo conto della fruibilità linguistica, il posizionamento temporale e geografico delle celebrazioni, evidenziando inoltre il ruolo di Ravenna nella vicenda umana di Dante. La proposta vincitrice sarà premiata con un premio di 4.000 euro. Il secondo e il terzo classificato riceveranno rispettivamente un premio di 2.000 e 1.000 euro.