Cultura & Società

Pena di morte: Comunità di Sant’Egidio, domani il Colosseo illuminato. Iniziative in oltre 2.000 città del mondo

«Il 30 novembre del 1786 venne abolita, per la prima volta, la pena di morte in uno Stato, il Granducato di Toscana. Da allora molta strada è stata fatta nel cammino che porta all’abolizione della pena capitale nel mondo. Ma tanto si può e si deve fare ancora contro questo strumento altamente inumano oltre che inutile, dato che non funziona come deterrente e riduce gli Stati a meri esecutori di ingiustizia». Lo ricorda la Comunità di Sant’Egidio, in una nota nella quale sottolinea che «proprio ieri il ministro della Giustizia della Malaysia, intervenuto al convegno organizzato da Sant’Egidio alla Camera, ha annunciato la volontà del suo Paese di abolire la pena di morte».

La Comunità di Sant’Egidio, che negli ultimi anni ha portato avanti una campagna in tutti i continenti per giungere ad una moratoria universale, organizza per la serata di domani una manifestazione al Colosseo. A partire dalle 17.45, interverranno il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, il ministro della Giustizia della Malaysia, Liew Vui Keong, e Joe D’Ambrosio, ex condannato a morte negli Stati Uniti, poi scagionato e liberato. Per l’occasione, il monumento più celebre di Roma, l’Anfiteatro Flavio, verrà illuminato e farà da sfondo a una spettacolare scenografia di videomapping.

Sempre domani, 30 novembre, oltre 2.000 «Città per la vita» nel mondo illumineranno i loro monumenti per dire di «no» alla pena di morte. «Si tratta ormai di un movimento che coinvolge migliaia di persone in tutti i continenti – conclude la Comunità di Sant’Egidio – e che è riuscito, attraverso un paziente impegno collettivo e rapporti con i diversi governi, a diminuire il numero dei Paesi mantenitori».