Cultura & Società
Firenze, alla Mostra dell’artigianato esposizione dei bozzetti di Zeffirelli
Come sempre sarà esposto l’handmade migliore italiano e internazionale, che coniuga all’artigianato tradizionale anche le nuove tecnologie.
Saranno 800 gli espositori provenienti da tutto il Paese e da 50 Paesi esteri, dei quali il Paese ospite d’onore di quest’anno è il Vietnam, ma ci sarà anche tanto artigianato cinese, proveniente da Shangai e dalla regione del Sichuan.
La mostra dedica ampio spazio a prodotti fatti a mano, bellezza e benessere, design, riciclo, riuso creativo ed eco design.
In occasione della Mostra dell’Artigianato sarà lanciata la piattaforma B2B Italian Crafts Accents, creata da Firenze Fiera in collaborazione con Artex e con il supporto della Regione Toscana, in cui professionisti artigiani e giovani designer di talento potranno esporre virtualmente i propri lavori e incrociare buyers provenienti da tutto il mondo.
Per la prima volta, inoltre, Florence Biennale sbarcherà alla Mostra dell’artigianato, con uno spazio espositivo dedicato alla street art fiorentina e internazionale e, nota artistica nuova e di alto livello, nei locali del Padiglione Canaviglia, saranno in mostra 16 litografie ricavate dai bozzetti originali di 14 lavori teatrali di cui Franco Zeffirelli ha firmato le scene. I bozzetti, messi a disposizione dalla Fondazione Zeffirelli, che dal luglio scorso ha inaugurato la sua presenza e sede a Firenze, testimoniano i suoi esordi come scenografo di Luchino Visconti, poi la maturazione e la regia di alcune opere liriche tra le più importanti andate in scena: si va quindi da Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams del 1949, a Tre sorelle di Anton Cechov del 1952, fino alle opre liriche Il turco in Italia di Gioachino Rossini (1955), Falstaff di Giuseppe Verdi (1963), La Bohéme di Giacomo Puccini (1963), Norma di Vincenzo Bellini (1964), ancora teatro con Dopo la caduta di Arthur Miller (1964), teatro d’opera con Pagliacci di Ruggero Leoncavallo (1970) e Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni (sempre del 1970) e poi Otello di Verdi (1972), Carmen di Georges Bizet (1978), di nuovo la Cavalleria di Mascagni (1981), l’ Aida verdiana (1998), ancora Verdi con i bozzetti di due scene del Trovatore (2001) e, infine, di nuovo il teatro di parola con Absolutely! (Perhaps!) di Luigi Pirandello (2003).
I prezzi dei biglietti: Intero festivi e prefestivi: 7,00 €; Intero feriali: 4,00 €; Intero 2 ingressi7,00 € (solo feriali, valido per due persone); Ridotto convenzioni Festivi e prefestivi 5,00 €; Ridotto convenzioni feriali 3,50 €