Cultura & Società
Teatro del Maggio, Concerto di Natale con l’orchestra Astrolabio
Ad aprire la serata è stata l’Orchestra di Astrolabio, associazione che da anni offre laboratori ed esperienze multidisciplinari a ragazzi affetti da disturbi generalizzati dello sviluppo e da altre tipologie di handicap.
Dal 2009 Astrolabio ha dato vita al Gruppo di Musica d’Insieme, creato dal pianista Samuele Zagara, coadiuvato da Martina Chiarugi (insegnante di violino e vola), Mara Chiappini (insegnante di violoncello), Cosimo Gragnoli (assistente alle percussioni) e dagli educatori Angela Manzani, Sabrina Parigi e Vito Verna.
I ragazzi di Astrolabio hanno eseguito con grande bravura e cura brani di Albeniz, Turina, Gounod, Rachmaninov, Čaikovskij, Strauss jr, trascritti per pianoforte, archi, flauto e percussioni da Zagara stesso, che ha anche svolto il ruolo di direttore dei bravissimi Tommaso Beneventi, Lorenzo Bernardinello, Eric Blake, Arianna Boldrini, Stefano Carnevali, Paolo Cortellini, Antonella Donnini, Andrea Govannini, Giovanni Grazzini, Rodrigo Guinis, Elisa Luccioli, Andrea Masini, Andrea Perenzin, la cui gioia e accuratezza nell’esecuzione è stata molto apprezzata dal pubblico.
L’Orchestra di Astrolabio ha poi dato prova della sua bravura nei due brani conclusivi della prima parte, nei quali ha accompagnato il Coro di Voci Bianche del Maggio, sotto la guida di Lorenzo Fratini, che ha diretto tutti in Peace I Leave with you di Donald Moore e Al Shlosha D’varim di Allan E. Naplan, rielaborati sempre da Zagara. La standing ovation che ha accolto l’esecuzione (e ha consentito il bis di Al Shlosha D’varim) era il risultato di un forte coinvolgimento emotivo che tutti i musicisti sono riusciti ad ottenere.
Un grande arricchimento per tutti i presenti, un vero regalo natalizio, che ha avuto il suo seguito nella seconda parte, aperta dal Te Deum di Dvorák, con Orchestra e Coro del Maggio, sempre diretti magistralmente da Fratini e con le voci soliste del soprano Francesca Longari e del baritono Min Kim, brano interessante soprattutto per il forte carattere ceco rispetto ad altre opere sacre di Dvorák.
In chiusura sono seguiti alcuni Carols di John Rutter, che hanno visto di nuovo impegnato anche il Coro di Voci Bianche del Maggio, le cui qualità sono state apprezzabili soprattutto nel brano finale, la Christmas Fantasy di Leroy Anderson (del quale l’Orchestra del Maggio ha anche eseguito un brano strumentale, Sleigh Ride), quando hanno cantato in platea, in mezzo agli spettatori, permettendo di sentire ancora meglio come tutti questi giovanissimi, di età compresa fra i sette e i quindici anni, siano preparati con cura e professionalità dal maestro Fratini e dalla sua preparatrice Sara Matteucci.
Anche l’Orchestra ci è parsa coinvolta in questo clima festoso, perché oltre a suonare bene come sempre, nell’ultima parte lo ha fatto divertendosi, creando quindi festa insieme alla altissima qualità, come hanno sottolineato il Sovrintendente Chiarot e la vice sindaca di Firenze Cristina Giachi, che, con il direttore artistico Piarangelo Conte, hanno fatto un saluto e gli auguri natalizi.