Cultura & Società
«Il Mediterraneo. Storia e attualità»: incontro con Franco Cardini a Lucca
Chi meglio di Franco Cardini può districarsi attraverso le complesse stratificazioni che compongono la civiltà mediterranea nel suo insieme. Con lui ci prepariamo a viaggiare nei percorsi della storia, alla ricerca della nostra identità, pronti a ricostruire anche il ruolo centrale della penisola italiana nelle vicende che, attraverso i secoli, hanno lentamente portato alla formazione della cosiddetta «cultura occidentale», fino a giungere alle questioni di attualità che proprio in queste acque vedono consumarsi vicende umane di estrema gravità.
«Il Mediterraneo – scrive Cardini stesso – sta tornando con forza “di moda”, anche se non sempre e non del tutto in un contesto facile. Eravamo abbastanza abituati all’idea che nell’età moderna l’asse economico e commerciale si fosse spostato dal mare nostrum al dominio degli oceani: ma già a partire dal taglio dell’istmo di Suez nel 1869, il non più chiuso bacino mediterraneo era tornato area di scorrimento di un imponente traffico navale. A partire dal secondo dopoguerra, la crescita esponenziale del traffico aereo ha senza dubbio ridimensionato quello marittimo, senza tuttavia poter giungere a sostituirlo, specie per i carichi voluminosi. Ma le prospettive del ‘risveglio arabo’ prima, quindi i pericoli del terrorismo islamista, infine la problematica legata alla ‘nuova guerra fredda’, hanno imposto una nuova attenzione internazionale sul Mediterraneo: al punto che ormai quella che era la North-Atlantic Treaty Organization, la Nato, sta con ogni evidenza trasferendo il suo nucleo molto a sud-est di quelle che erano le sue originarie prospettive. La storia non deve mai attualizzarsi; d’altro canto, essa è sempre storia contemporanea. È un fatto obiettivo che l’attenzione sull’oggi provoca automaticamente una crescita di domande legate al passato».