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IRAQ, CARD. TUCCI CHIEDE DI RISPETTARE DIRITTO UMANITARIO

Agevolare l’arrivo degli aiuti, rispettare i diritti dei prigionieri ed evitare, sul piano informativo, di trattare la guerra come “se fosse una partita di calcio”. Queste, in sintesi, sono le posizioni espresse dal cardinale Roberto Tucci ai microfoni di Radiovaticana. Il porporato, gesuita e già organizzatore dei viaggi del Pontefice, ha speso parole di speranza affinché si possa “ricostruire il ruolo dell’Onu” e ha ribadito che lo sforzo del Papa e della Santa Sede per scongiurare la guerra non è stato affatto un lavoro inutile.

“Il Papa – ha affermato il cardinale – non poteva vietare ai governi di decidere liberamente. Si è sforzato di illuminare le coscienze dei politici. Ha cercato di illuminare con una corretta e cristiana valutazione le assunzioni di responsabilità per chi doveva decidere. La Santa Sede è una potenza morale, deve essere la voce della coscienza”. Particolare attenzione è stata poi prestata dal porporato alle attuali emergenze in corso nei luoghi del conflitto: “Ora si pone con forza il problema dell’assistenza umanitaria. Che i militari acconsentano gli arrivi degli aiuti. C’è poi il rispetto del diritto umanitario. Anche in guerra ci sono convenzioni internazionali”. Ha concluso infine dicendo: “Che Saddam Hussein non rispetti il diritto umanitario c’è da aspettarselo, ma voglio sperare che i Paesi occidentali si rendano conto che dal punto di vista dell’opinione pubblica occidentale ed islamica ci si aspetta il rispetto”.Misna