Cultura & Società

San Miniato, la Villoresi interpreta Santa Teresa d’Avila alla Festa del Teatro

«Un castello nel cuore», che andrà in scena mercoledì 1° luglio alle 21,30 nella Cattedrale di San Miniato, ha avuto una lunga gestazione. «Lavoravo al Piccolo con Strehler ed eravamo in tournee a Madrid una ventina di anni fa – ricorda la Villoresi –. Nei giorni di riposo, affittavo un auto e andavo a vistare i dintorni. Quando capitai ad Avila con tutte quelle montagne attorno, rimasi affascinata, ma colpita innanzitutto dalla statua gigantesca di Santa Teresa, di cui allora non sapevo quasi nulla. Da allora ho cominciato a studiarla, a interessarmene, ad approfondirne storia e pensiero pensando presto di volerne fare uno spettacolo». Da questo iniziale progetto ne è scaturita un’opera di rara intensità emotiva che ripercorre, attraverso le stesse parole della Santa scelte ed elaborate da Michele di Martino, l’avventura umana e l’itinerario spirituale della mistica spagnola. Quella di Santa Teresa continua ad essere un’avventura affascinante anche per l’uomo contemporaneo, impegnato nella ricerca del sacro e bisognoso di un incontro con Dio che illumini il quotidiano, spesso oscuro, ed illuminato solo da piccole epifanie di luci – afferma l’autore del testo – , spiegando che si tratta di «una ricerca ancora più sentita e attuale in un tempo liquido come il nostro, che sembra negarci una visione di futuro, costringendoci ad un eterno presente, superficiale ed opprimente. Uno spettacolo che parla della bellezza e della Grazia, ma anche del lavoro e delle fatiche che portano alla consapevolezza di come il cuore umano sia abitato dal mistero stesso di Dio».

Lo spettacolo è prodotto da Argot in collaborazione con il Movimento ecclesiale carmelitano e la Provincia veneta dell’Ordine Carmelitano in occasione del V centenario della nascita di S. Teresa. Con Pamela Villoresi nei panni di Teresa, in scena sono Fabrizio Checcacci e Alessia Spinelli che rappresentano vari personaggi nella vita della Santa e assieme cantano dal vivo le musiche sacre appositamente scritte da Luciano Vavolo, mentre la regia è di Maurizio Panici. L’impianto scenico è opera di Carlo Bernardini, che ha costruito una scenografia fatta di luce, di fibre ottiche, che riproducono il «Castello dell’anima» purissimo come un diamante, cui si aggiungono i disegni di Laura Riccioli che scorrono con l’elaborazione grafica visuale di Andrea Giansanti.

Info e prenotazioni tel. 0571 400955.