Lo scrittore russo è stato premiato ieri alla presenza del Sindaco di Firenze Dario Nardella. Ad annunciare il vincitore, nel corso di una cerimonia che si è svolta nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, la giuria composta da Ernesto Ferrero, Beatrice Monti della Corte, Edmund White, Alberto Manguel e Andrea Bajani. È inoltre di questi giorni la notizia dell’acquisizione da parte della casa editrice Bompiani del nuovo titolo di Sorokin «La tormenta» (2010) che uscirà in Italia nel 2016. Gli altri finalisti erano: Daša Drndic «Trieste» (Bompiani, Traduzione di Ljiljana Avirovic), Andrew Miller «Pura» (Bompiani, Traduzione di Sergio Claudio Perroni), Guadalupe Nettel «Il corpo in cui sono nata» (Einaudi, Traduzione di Federica Niola), Tommy Wieringa «Questi sono i nomi» (Iperborea, Traduzione di Claudia Cozzi e Claudia Di Palermo). Nel corso della cerimonia è stato conferito il premio per la migliore traduzione di opera straniera. La giuria composta da Ilide Carmignani e Leonardo Marcello Pignataro, presieduta da Martina Testa, ha attribuito il premio per la traduzione a Federica Aceto per «End Zone» di Don DeLillo (Einaudi).