Cultura & Società
A Vallombrosa dal 25 al 30 agosto «full immersion» nella medicina naturale benedettina
Una delle foreste più belle d’Italia, uno scenario naturale unico e irripetibile. Sentieri che si snodano tra faggi e abeti bianchi e ogni passo è anche una preghiera, un pensiero che si arresta di fronte ad una delle numerose, antiche cappelle costruite qui fin dal 1038, da quando un santo monaco, San Gualberto, decise di costruire un primo oratorio, nucleo di una comunità benedettina che avrebbe insegnato al mondo come si cura e si mantiene un bosco, che avrebbe gettato le basi, ancora oggi attuali, della moderna selvicoltura. Ma qui a Vallombrosa, appena sopra Reggello, si possono trovare anche faggi benedetti, secolari, avvolti da antiche leggende e mete di pellegrinaggi e soprattutto si può visitare una delle Abbazie più belle e mistiche d’Italia. Sono pochi ormai i monaci benedettini che pregano e lavorano (secondo Regola), presenze discrete ma efficienti, che vi accolgono con un sorriso quieto, il sorriso di chi non ha la fretta stressata di faccende terrene ma di chi ha trovato in un equilibrio straordinario, tra cenobio e eremo, una via di pace.
Per informazioni e iscrizioni: Abbazia di Vallombrosa, tel. 055-862074, e-mail: cs@evallombrosa.it, www.vallombrosa.it