Cultura & Società
Per la «Passione di Cristo» (secondo Boccaccio) 100 certaldesi sul set
«La Passione del Nostro Signore Gesù Cristo» è il film che Costantino Maiani girerà, da un’idea di Sabrina Taddei, prendendo spunto da un testo in versi che, secondo regista e promotori, potrebbe essere davvero attribuibile allo stesso Giovanni Boccaccio. La fonte è infatti una stampa anastatica di un libro, edito nel 1878 da Gaetano Romagnoli di Bologna, a cura del Cavaliere Luigi Razzolini, che riprende a sua volta alcuni manoscritti del ’400. Un’attribuzione dubbia poiché non riconosciuta dalla critica ufficiale, ma che fa «sognare» i certaldesi. Quasi 100 tra attori e comparse, un grande coinvolgimento delle associazioni private e una produzione a basso budget possibile grazie al contributo di tante associazioni locali, a partire dalla Pro Loco, presente col presidente Daniela Brenci, alla Sezione soci Coop.
«Tutto è partito dall’interesse per Giovanni Boccaccio e per il periodo più spirituale della sua esistenza, quando si ritirò nella sua Certaldo – spiega Sabrina Taddei, certaldese doc che abita a pochi passi dalla Casa del grande letterato – quando sono entrata in possesso del testo l’emozione è stata fortissima, abbiamo pensato prima di metterlo in scena come sacra rappresentazione, poi il progetto si è trasformato in un film».
Il regista, Costantino Maiani, già dottore di ricerca in Storia dello spettacolo all’Università di Firenze, ha realizzato svariati corto e lungometraggi, tra cui «Paysages 1» proiettato al British Museum nell’ambito del London International Documentary Festival 2007, e attualmente impegnato a due progetti cinematografici sulla figura di Adriano Milani Comparetti e sul grande compositore fiorentino Mario Castelnuovo Tedesco. «Il film sarà ambientato tutto tra Certaldo Alto e le colline di ulivi dei dintorni, cercando di tenere insieme sia l’ambientazione filologica in Terra Santa che lo scenario medievale del borgo – spiega il regista Maiani, che si avvarrà di Tommaso Capecchi come aiuto regista – reciteranno quasi solo attori certaldesi, anche se abbiamo avuto richiesta da tutta Italia, ma è importante che, come nel neorealismo, vengano fuori le persone vere del luogo».
«Sosterremo questa produzione con un supporto economico, logistico e morale – ha dichiarato l’assessore alla cultura Giacomo Cucini – il cinema è stato presente sempre di più a Certaldo in questi ultimi anni ed è occasione per valorizzare le nostre associazioni che si occupano spettacolo, per animare Certaldo e farci conoscere in Italia e nel mondo».