Cultura & Società
L’Igm ha 130 anni e un nuovo Atlante
In breve, un’utile guida che possa chiarire i continui cambiamenti del territorio italiano e non solo. E nessuno meglio dell’Istituto geografico militare poteva realizzare questo progetto. Una struttura che nei suoi 130 anni di vita ha sempre registrato i cambiamenti e le trasformazioni originate dagli avvenimenti della storia economica e sociale dello Stato italiano dall’unità ad oggi.
Per questo motivo nel 1872 l’Ufficio tecnico fu trasformato in Istituto topografico militare, un organismo avente una sua organizzazione autonoma, che doveva essere in grado di soddisfare tutti i bisogni e le necessità civili e militari dell’Italia.
Per altri 10 anni circa si chiamò ancora «Istituto topografico militare», ma la cresciuta importanza della topografia e della cartografia fecero sì che nel 1882 da «Istituto topografico militare» si passò alla denominazione che oggi tutti conoscono, quella di Istituto geografico militare.
Da questo momento fino ad oggi, l’Igm ha avuto uno sviluppo continuo nel tempo, dall’allestimento della Carta d’Italia su scala 1:100.000 ai primi esperimenti di fotogrammetria terrestre ed area. I principali compiti dell’«Istituto geografico militare» attualmente sono: il supporto geotopocartografico alle Forze armate, la costituzione e gestione di una banca dati geografici, i lavori topografici e di manutenzione dei confini di Stato sulla base degli accordi internazionali in vigore.
Oltre a tutto questo l’Igm negli ultimi tempi ha assunto anche un importante ruolo culturale, mediante la pubblicazione di opere e riviste specializzate, quali L’Universo, Il Bollettino di Geodesia e Scienze Affini. Queste pubblicazioni costituiscono una qualificata e professionale fonte di informazioni per tutti coloro che per lavoro o per hobby hanno a che fare con la geografia ed i suoi rami.
La risposta sarebbe senz’altro: tutti. In primavera precisamente il 2, il 3 e il 4 aprile la Regione Toscana e l’Istituto geografico militare hanno organizzato una grande iniziativa che un po’ alla volta sta prendendo corpo e forma: «Geofesta», la Festa della Geografia. Questa iniziativa molto particolare è stata pensata come un viaggio nella Toscana alla ricerca di luoghi, identità e avrà come protagonisti indiscussi i ragazzi delle scuole.
«Geofesta» sarà composta di 3 concorsi, ai quali parteciperà tutto il mondo della scuola: sarà l’occasione per imparare a leggere paesaggi, città e spazi aperti attraverso due cose da sempre reputate noiose come la cartografia e la topografia. Imparare divertendosi, questo è il motto di questa iniziativa primaverile.
«Map The World!!! Mappa Il Mondo» è il primo dei tre concorsi, che si rivolge alle scuole elementari e medie inferiori, ed è diviso in 2 parti: una regionale e una internazionale. Quello che il concorso chiede è di riprodurre il planisfero o il proprio habitat con strumenti cartografici. Il disegno dovrà però avere anche una serie di elementi personali che dimostrino la creatività dei partecipanti
Tutti i partecipanti riceveranno un riconoscimento. I vincitori di tutti e tre i concorsi avranno in premio computer di ultima generazione, fotocamere digitali, binocoli e atlanti. In più i lavori degli universitari che saranno premiati verranno riuniti insieme in una pubblicazione, che verrà spedita a tutti gli enti, le imprese e gli istituti di ricerca dell’ambiente Gis (Geographic Information System).