Cultura & Società
La terra dell’acqua tra storia e leggenda
In tempi più recenti Pirandello, Fellini e Chagall si sono recati ai bagni di Chianciano Terme che avevano, a loro volta, goduto dei benefici di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana.
Ma se di Agnese a Chianciano non è rimasto traccia è invece possibile leggere ancora un’epigrafe sul passaggio di Caterina da Siena a Bagno Vignoni: un’altra santa domenicana, questa volta non monaca ma laica, che all’incirca un secolo dopo la santa poliziana si recò presso quest’altre acque con la madre Lapa. Quest’ultima astutamente voleva distogliere la figlia dalle asprezze della penitenza che continuamente perseguiva per avvicinarla ai piaceri del mondo. Caterina però riuscì a mutare a suo pro ciò che la madre desiderava per lei. Anche in mezzo alle delizie lei trovò il modo di trattare duramente il proprio corpo. Simulando di volersi meglio bagnare, si portava verso i canali, lungo i quali scorrevano le acque sulfuree, e sopportando sulla tenera carne le acque bollenti, affliggeva il suo corpo assai più che batterlo con la catena di ferro. (Beato Raimondo Da Capua O. P., Santa Caterina da Siena, Ed. Cantagalli 1989).
Inutilizzata per scopi terapeutici ma indubbiamente di grande interesse ambientale è la mofeta dell’Acqua Puzzola, cratere circolare di una decina di metri di diametro che si apre presso Pienza, con acqua melmosa nella quale gorgoglia un gas solforoso. Meglio però non avvicinarsi troppo, non tanto per l’odore che il nome stesso evoca, quanto per il pericolo di sprofondare nella fanghiglia che si estende anche sui bordi.
Sulfurea è anche la sorgente Acquapassante che si trova sulle pendici del Monte Amiata, a tre chilometri da Abbadia San Salvatore, presso un’area boschiva attrezzata per sosta e picnic, allietata anche da una piccola sorgente d’acqua dolce.
Spettacolare e suggestivo è poi il Fosso Bianco dei Bagni San Filippo, con le sue magnifiche cascate, e celeberrima anche per le sue «apparizioni» cinematografiche è la «piazza d’acqua» di Bagno Vignoni. Meno nota ma non meno affascinante anche per lo stupendo paesaggio che la circonda è infine la sorgente dei Bagnacci, che sgorga a 27° all’interno dell’omonima azienda agrituristica situata presso Lucignano d’Asso, nel comune di San Giovanni d’Asso. L’acqua, solfato-calcica con presenza di magnesio, riempie uno stupendo cratere naturale di circa 700 metri quadri incavato nel travertino.