Cultura & Società
Il primato del portiere con la passione del mare
Vincenzo, invece, si contenta di essere campione del Montalcino, buona squadra di Eccellenza toscana (girone B) dove gioca da due anni pur essendo nato e abitando a Porto Ercole, distante cento e passa chilometri di strade non propriamente veloci. «Dedico questo record alla mia famiglia», ci dice Vincenzo al telefono. È soddisfatto e ne ha tutti i motivi. Da ben tredici stagioni non ha mai perduto l’appuntamento domenicale con il pallone. Mai una malattia, un infortunio, una squalifica, niente di niente. Un fisico bestiale, insomma, come è stato detto di lui in questi giorni.
«La verità è che ho sempre creduto in me stesso e nell’allenamento. Il lavoro, qualsiasi sia, alla lunga paga sempre. E poi sono stato anche fortunato: in questi anni ho avuto due volte la febbre a 39 ma eravamo durante la pausa natalizia. Un’altra volta ho avuto uno stiramentino ma in quel momento eravamo in preparazione e la prima di campionato la giocai ugualmente anche se ero ancora un po’ infortunato».
«Con un fisico così Vincenzo può fare di tutto», ha detto Zoff a chi l’ha intervistato sul nuovo record del suo degno erede. Domenica 28 non era a Figline, dove il Montalcino ha pareggiato 1-1, ma ha promesso d’esserci alla 450ª partita consecutiva. Vincenzo apprezza ma mette le mani avanti: «Non è mica semplice, praticamente sarà fra un campionato e mezzo. Come numero complessivo di partite giocate, invece, domenica prossima contro il Valdema saranno 500 tonde tonde…».
I gol presi? La media è ottima, 0,75 a partita, ma Vincenzo è pure un mostro con i rigori: quest’anno, su sei subìti, solo uno è andato a segno. «La notorietà fa bene ammette sono andato in varie trasmissioni, hanno telefonato anche a Zoff. Prima ci si dava del lei, ora del tu. Ci siamo visti anche diverse volte e siamo stati a pranzo insieme. Per Natale lui mi ha regalato un maglione e io un po’ di Brunello».
Parliamo un po’ del calcio che conta… «Sono un gobbo», ammette. «Siamo i migliori ma mica si può vincere tutti gli anni…». Quanto ai suoi illustri colleghi, «il migliore in questo campionato afferma è senza dubbio Dida del Milan anche se per me il più forte in assoluto è sempre Buffon e pure Peruzzi sarebbe eccezionale se non avesse infortuni». Un’esperienza sconosciuta a Sabatini, con quel fisico inattaccabile di 180 centimetri per 85 chili di peso, ma anche con una gran testa sulle spalle, come ha sottolineato il suo amico Zoff. Una testa che si muove bene anche nel campo degli affari: «Ho preso in gestione una spiaggia a Porto Ercole dalla prossima estate rivela e mi aspetta un bell’impegno». Un’altra occasione per tenere alto il nome del paese, visto il campanilismo che serpeggia tra portercolesi e santostefanesi e che Vincenzo certo non rinnega. «A me da noia ammette quando scrivono ragazzo dell’Argentario, io sono di Porto Ercole e sono campanilista, sono uno di quelli che se la mattina non vede il mare non parte».
Domenica 4 aprile, dunque, viene premiato a Montalcino. E per gli altri record che arriveranno? «Via via che passa il tempo l’obiettivo è sempre più difficile. Adesso gioco alla giornata e penso alla mia 401ª partita. Non che abbia intenzione di smettere presto, comunque a 45 anni attaccherò le scarpe al chiodo. Se poi nel frattempo trovo una donna che mi fa perdere il cervello prendo e mollo tutto…».