Cultura & Società

Firenze, ecco dove alloggiò il piccolo Mozart

Che Wolfgang Amadeus Mozart, a soli 14 anni, fosse venuto a Firenze per esibirsi davanti al Granduca Leopoldo I di Lorena era cosa nota, non era invece ancora conosciuto con esattezza il luogo dove il piccolo genio di Salisburgo avesse alloggiato assieme al padre, Leopold. Il luogo è stato ora identificato grazie ad uno studio commissionato dagli Amici Del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino come omaggio al compositore austriaco in occasione del suo 250/mo compleanno.

Lo storico fiorentino Luciano Artusi e Maria Venturi, presidente e membro esperto della Commissione Toponomastica del Comune di Firenze, che hanno svolto la ricerca, sono partiti da un solo dato di fatto: una lettera scritta da Leopold da Firenze alla moglie in cui faceva riferimento al nome dell’ albergo in cui lui ed il piccolo Amadeus soggiornavano: l’ albergo L’ Aquila. Un fatto già noto, ma che aveva finora tratto in inganno facendo ritenere che Mozart avesse soggiornato in Borgo Ognissanti dove, in realtà, si trovava un albergo chiamato Aquila Nera ma solo a partire dall’Ottocento.

Nella primavera del 1770, quando Amadeus ed il padre Leopold giunsero a Firenze, l’albergo Aquila Nera, chiamato anche semplicemente l’Aquila, così come compare nella lettera del padre di Mozart alla moglie, si trovava invece in una zona più centrale, vicina alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, in un’area ricca di attività commerciali e di palazzi signorili. Da una accurata ricerca archivistica che ha utilizzato anche una precisa descrizione, a scopi erariali, dei padroni e degli affittuari delle case e botteghe componenti il quartiere di Santa Maria Novella, è emerso che l’albergo Aquila Nera si trovava in quella che oggi si chiama via dei Cerretani, che da piazza del Duomo porta alla Stazione di Santa Maria Novella.

Il palazzo che ospitava l’albergo è una massiccia costruzione di origine trecentesca, attribuita ad Arnolfo di Cambio, che sembra vi abbia abitato negli ultimi giorni di vita, ma rielaborata nei secoli successivi. E’ situata all’ angolo del piccolo tratto di strada che conduce in piazza dell’Olio.

Al tempo di Mozart l’albergo era gestito da un certo signor Balì Martelli, che risulta come affittuario nelle carte d’ archivio esaminate. L’ identificazione del luogo dove Mozart adolescente soggiornò, come riferisce un articolo pubblicato su Arione, foglio degli amici del Teatro del Maggio, porta anche a pensare che Amadeus possa aver incontrato in quei giorni la poetessa Maria Maddalena Morelli, esponente dell’Arcadia che, per questo motivo, firmava le sue opere con il nome di Cecilia Olimpica. Una lapide ricorda infatti l’abitazione della poetessa che era proprio vicina a quella dove era situato l’albergo Aquila Nera.

Una lapide ora ricorderà anche il luogo dove Mozart 14enne alloggio assieme al padre. Sarà l’associazione degli Amici del Teatro Comunale a farla apporre. “L’intenzione – ha spiegato la presidente, Maria Vivarelli Colonna – era quella di far mettere la lapide venerdì prossimo, giorno del 250/mo compleanno di Mozart, ma l’ iter con la soprintendenza cui ci obbliga il fatto che il palazzo è sotto vincolo artistico, ha fatto slittare la data: la lapide verrà perciò posta in primavera, tra la fine di marzo ed i primi di aprile, durante quei quindici giorni che nel 1770 Mozart passò a Firenze. (ANSA).