Cultura & Società
Trent’anni di radio private
Fin qui il ritratto «radiofonico» del Masti. Le cose cambiano, invece, se lo incontri di persona, magari fra una diretta e l’altra in pausa spuntino. Allora rimani colpito soprattutto dalla riservatezza di quel ragazzone alto alto, magro magro, segni particolari e inaspettati «supertimido», come si definisce lui.
Una vita nella radio quella di Alessandro Masti (nella foto), classe 1959, nativo del Galluzzo, nei pressi di Firenze, considerato uno dei personaggi di punta della modulazione di frequenza.
«Se le radio private compiono trent’anni ci dice io mi sento un giovane virgulto con i miei ventisette di esperienza».
È il 1979, infatti, quando Alessandro crea insieme ad un amico una radio proprio al Galluzzo. «Si chiamava Radio Galluzzo racconta Masti e trasmetteva da uno sgabuzzino del circolo ricreativo del paese con un amplificatore così potente che non ci ascoltavano nemmeno al Piazzale Michelangelo». Ma la passione di Alessandro per la radio risale a quando era piccolo. «Ricordo che mi divertivo un sacco a rifare in casa due trasmissioni radiofoniche che mi affascinavano molto: la Hit parade di Lelio Luttazzi e i Dischi caldi di Giancarlo Guardabassi. Per questo mi ero inventato una ipotetica Radio Onda. Il sabato pomeriggio per me era sacro e mentre alcuni amici si dedicavano al calcio e quelli più vispi andavano già a incontrare le prime pischelline io mi inventavo la classifica di Radio Onda».
Fu a Radio Time che prese vita il personaggio che Alessandro continua a portarsi appresso: lo sfigato per eccellenza, ipocondriaco a palla, pieno di acciacchi, una persona nella quale molti si riconoscevano, non il ganzino di turno che fa di tutto per imbroccare le ascoltatrici. «Piuttosto ero simpatico alle casalinghe precisa lo speaker fiorentino alle donnine, come mi dicevano tutti, comunque fu allora che cominciai anche a sperimentarmi come autore di scherzi telefonici nei quali mi sono un po’ specializzato».
Poi il grande salto che nell’ottobre 2000 lo porta a Rtl 102.5, tuttora fra le radio più ascoltate in Italia. «Fu sempre Carlo Conti, che per Rtl aveva presentato delle serate in piazza Duomo a Milano, a presentarmi ai capi. Fu subito feeling. All’inizio facevo solo un programma secondario durante il fine settimana poi però mi affidarono uno dei programmi di punta dalle 13 alle 15: Attenti a noi due, dove riproposi con successo il personaggio dello sfigato. Fu un’esperienza bellissima ma dopo due anni e mezzo di spola quotidiana Firenze-Roma non ce la facevo più. Del resto a Firenze c’era mia moglie e non volevo lasciare la mia città».
Così nel 2003 Alessandro approda a Radio Toscana Network, dove tuttora svolge il ruolo di direttore artistico. «La mia esperienza full time a Rtn è nata con lo scopo di riportare in auge una radio parlata, dove ci sia qualcuno che racconta qualcosa alla gente e che ascolta ciò che la gente gli dice. Ormai in Toscana le radio sono tutte musicali, compresa Lady Radio che era la radio parlata per eccellenza. Noi invece cerchiamo di fare qualcos’altro. Dinanzi all’imperare dei network, una radio toscana che sia un po’ la voce dei toscani mi sembra si stia smarrendo. E noi invece vogliamo ascoltare chi ci ascolta». Che, non a caso, di Rtn è lo slogan, proprio come Masti ne è la bandiera. Altro che sfigato…
Il 1976 è un anno storico nell’evoluzione delle radio private. Il 28 luglio infatti la sentenza n° 202 della Corte costituzionale sancisce la legittimità di trasmissioni private, purché a copertura locale.
Nel 1979 nasce Radio Centofiori, caratterizzata dal suo impegno in politica, quindi Controradio. Nel 1982 nasce Lady Radio , detta anche «la radio di compagnia». A Lady Radio ha iniziato Leonardo Pieraccioni.
La programmazione del tardo pomeriggio offre invece trasmissioni di cronaca, approfondimento e musica d’autore. Per informazioni sul palinsesto e sulle frequenze di Rtn telefonare allo 055-285030. Sito internet: www.rtn.it