Cultura & Società
Filarmonica di Pontedera
di Sara D’Oriano
Volere è potere non è solo un proverbio, ma è anche il nome della filarmonica di Pontedera che compie quest’anno 174 anni. Voluta infatti nel 1835 dal sacerdote Don Angelo Magnani, discendente di un’antica famiglia di Pontedera, la banda ottenne un grande successo a Torino nel 1902, durante un concorso, che replicò nel 1904 a Cannes. Ma la vera festa per la banda di Pontedera fu il 23 giugno del 1959 quando la città l’accolse festante al rientro dal Concorso internazionale lussemburghese di Differdange, durante il quale aveva vinto la Coppa del Granduca Adolfo. Avevano partecipato 25 bande a quel concorso e l’unica italiana era proprio la «Volere è Potere», che riuscì a impressionare la giuria suonando «La Gazza Ladra» di Rossini, un’aria dalla «Turandot» di Puccini, la Sinfonia dei «Vespri Siciliani», la Suite n.1 dall’«Arlesienne» di Bizet e la «Rapsodia Napoletana» di Cristiano. Fu un vero successo, al punto che ancora oggi, e quest’anno si festeggiano i 50 anni da quel giorno, la banda ricorda quell’evento perché solo quello riuscì a portare Pontedera al completo nelle strade e nelle piazze.
Numerosi sono i corsi attivati, dal solfeggio ai corsi individuali e collettivi di strumenti musicali, fino a attività musicali in senso lato: dai laboratori ai corsi di propedeutica musicale per bambini dai 4 ai 6 anni.
Scrive infine Enzo Rocchi, che per 58 anni ha prestato servizio nella «Volere è potere»: «questa banda ha saputo mettere insieme uomini, donne, giovani di questa terra intorno a un progetto: quello di raccontare questo territorio attraverso le note musicali, di costruire un luogo di incontro e di scambio culturale e umano».