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IRAQ: CONSIGLIO REGIONALE IN SEDUTA STRAORDINARIA
La crisi irachena, con i suoi sviluppi drammatici nella guerra in corso, è stato al centro, venerdì pomeriggio, della seduta straordinaria del consiglio regionale.
È stato il capogruppo dei Democratici di sinistra Paolo Cocchi ad aprire il dibattito «ripetendo il nostro no a questa guerra illegittima, a questo intervento deciso in modo unilaterale, contro il diritto internazionale e contro le decisioni dell’Onu». A suo giudizio, «oltre alla spaccatura profonda nella comunità internazionale e nel mondo occidentale, questa guerra va anche contro il volere dei popoli, come dimostrano le manifestazioni pacifiste in tutto il mondo».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’intervento di Fabio Roggiolani, capogruppo dei Verdi, che ha stigmatizzato l’atteggiamento del Governo italiano, «un Governo legittimo perché scelto dagli elettori che compie però unþoperazione illegittima, rompe le regole internazionali e va contro la volontà di pace del popolo italiano».
L’intervento americano in Iraq «ha colpito e messo in crisi tre istituzioni, l’Onu, l’Unione Europea e la Nato», ha detto Pieraldo Ciucchi (Socialisti democratici italiani), che ha criticato le «presunte ragioni addotte dall’amministrazione Bush per giustificare il conflitto iracheno».
La stessa opposizione al conflitto è venuta dal consigliere Gino Frosini (Pdci), che ha dichiarato di condividere le iniziative fatte fino ad oggi dal Consiglio regionale in difesa della pace e si augurato «che il vasto movimento pacifista possa diffondere nel mondo la spinta ad una convivenza senza guerre e promuovere il ritorno della legalità internazionale».
Lorenzo Zirri, capogruppo di Forza Italia, nel confermare pieno sostegno alle scelte del Governo ha illustrato una mozione, firmata dai presidenti di tutti i gruppi della Casa delle Libertà. In essa si chiede alla Giunta regionale di «unirsi al Governo nazionale nell’impegno per cercare soluzioni tempestive per una rapida conclusione della crisi irachena», di «adoperarsi per favorire azioni umanitarie in grado di assicurare concreta solidarietà alle popolazioni direttamente colpite dalla guerra» e di «sostenere l’impegno del Governo italiano e della Commissione europea per riannodare quanto prima ed in modo ancor più saldo i vincoli di collaborazione e cooperazione fra i Paesi dell’Occidente».
Il capogruppo della Margherita Alberto Monaci ha evidenziato il «comportamento ambiguo del Governo italiano che tratto in inganno gli americani in quanto prima ha fatto capire di sostenere un certo tipo di alleanza e poi ha fatto marcia indietro».
Da parte sua Marco Carraresi, a nome di CCd e Cdu (Centro cristiano democratico e Cristiani democratici uniti), ha auspicato che «per credenti e non credenti, la voce di Giovanni Paolo II possa rappresentare l’unica voce veramente credibile e giusta».
Mario Ricci di Rifondazione Comunista ha fortemente criticato il governo la cui «posizione a favore degli Stati Uniti non è fedeltà, ma puro e semplice servilismo» ed ha aggiunto che «la concessione delle basi militari è un atto illegittimo ed illegale, perché viola l’articolo 11 della Costituzione».
Giuliana Baudone (Alleanza nazionale) ha sottolineato come «oltre alla guerra contro l’Iraq è in atto un’altra guerra, quella contro Berlusconi, che viene contrastato e demonizzato con ogni mezzo, e bisognerebbe chiarire di quale guerra in realtà si stia parlando in questo Consiglio regionale».
«Rispetto l’atteggiamento di dubbio manifestato da molti su questa guerra – ha detto Marisa Nicchi (Ds) – ma davanti alla guerra e la pace, alla morte e alla vita, anche il più piccolo dubbio dovrebbe suggerire atteggiamenti di cautela che invece non vedo. Vedo posizioni allineate, in contraddizione con la volontà popolare, con quella della gente che è scesa in piazza perché la politica ritorni sovrana».
«La Giunta Regionale si riconosce pienamente nella mozione presentata dalla maggioranza – ha detto il presidente della giunta Claudio Martini – e la priorità che abbiamo, come Regione Toscana, è di mettersi al fianco delle vittime civili». «Dall’1 luglio – ha proseguito – inizia il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea e siamo preoccupati del ruolo sempre più marginale che sta assumendo l’iniziativa politica europea. La Regione Toscana non può essere accusata di antiamericanismo, ha avviato rapporti di collaborazione culturale e politica intensa con gli Usa: il progetto Vincere senza la guerra con amministrazioni locali americane ed una serie d’iniziative di collaborazione tra università toscane e americane. Per Martini «occorre in questa fase una forte spinta umanitaria per aiutare i feriti civili iracheni, per garantire la tenuta delle strutture sanitarie in loco, per affrontare il problema dellþacqua che può diventare presto una vera emergenza».
Il dibattito sulla guerra in Iraq si è chiuso con l’approvazione della mozione presentata dai gruppi di maggioranza e da Rifondazione comunista. L’ordine del giorno presentato dai gruppi di centro-destra è invece stato respinto. Nel testo approvato il Consiglio «impegna la Giunta a promuovere, sostenere e organizzare – in accordo con le associazioni umanitarie e con il volontariato toscano – tutte quelle iniziative che possono portare concreta solidarietà alle popolazioni colpite dalla guerra e rivolge un appello a tutte le istituzioni locali, le associazioni, le categorie economiche, i singoli cittadini affinché contribuiscano a questo sforzo di solidarietà».
La mozione del centro destra chiedeva alla giunta regionale di «unirsi al Governo italiano nell’impegno comune per cercare soluzioni tempestive idonee ad assicurare la sicurezza internazionale, il proseguimento della lotta al terrorismo, una rapida conclusione della crisi irachena». (ANSA)