Cultura & Società

«GLI INTOCCABILI» SU LA7, NOTA DI PADRE LOMBARDI: TRASMISSIONE FAZIOSA SULLA CHIESA

“I criteri positivi e chiari di corretta e sana amministrazione e di trasparenza a cui si è ispirato mons. Viganò continuano certamente ad essere quelli che guidano anche gli attuali responsabili del Governatorato, nella loro provata competenza e rettitudine”. Tutto ciò, “è coerente con la linea di sempre maggiore trasparenza e affidabilità e di attento controllo sulle attività economiche su cui la Santa Sede è chiaramente impegnata, nonostante le difficoltà”. In sintesi, dunque, “l’avvicendamento alla guida del Governatorato non intende certamente essere un passo indietro rispetto alla trasparenza e al rigore, ma un ulteriore passo avanti”. Sono i passi salienti di una nota del direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, a proposito della trasmissione televisiva “Gli intoccabili”, andata in onda ieri sera, che il portavoce vaticano giudica un esempio di “informazione faziosa nei confronti del Vaticano e della Chiesa cattolica”, mettendone in evidenza la “discutibilità del metodo e degli espedienti giornalistici con cui è stata realizzata” ed esprimendo “amarezza per la diffusione di documenti riservati”. “Alcune accuse poi – anche molto gravi – fatte nel corso della trasmissione – prosegue padre Lombardi – impegnano la Segreteria di Stato stessa e il Governatorato a perseguire tutte le vie opportune, se necessario legali, per garantire l’onorabilità di persone moralmente integre e di riconosciuta professionalità, che servono lealmente la Chiesa, il Papa e il bene comune”. “L’azione svolta da mons. Viganò come segretario generale del Governatorato – esordisce padre Lombardi – ha certamente avuto aspetti molto positivi, contribuendo ad una gestione caratterizzata dalla ricerca del rigore amministrativo, del risparmio e del raddrizzamento di una situazione economica complessiva difficile. Questi risultati, ottenuti durante la presidenza del card. Lajolo, sono chiari e non sono negati da nessuno”. “Una valutazione più adeguata”, precisa subito dopo il portavoce vaticano, “richiederebbe tuttavia di tener conto dell’andamento dei mercati e dei criteri degli investimenti nel corso degli ultimi anni, ricordare anche altre circostanze importanti, come i risultati notevolissimi dell’attività dei Musei Vaticani, con flusso accresciuto di pubblico e orari di apertura più ampi, ricordare le finalità non puramente economiche ma di supporto della missione della Chiesa universale da parte dello Stato della Città del Vaticano che sono motivo di spese anche notevoli, e così via”. Nella trasmissione televisiva in questione, “un procedimento di discernimento difficile sui diversi aspetti dell’esercizio del governo di un’istituzione complessa e articolata come il Governatorato – che non si limitano a quelli del giusto rigore amministrativo – è stato invece presentato in modo parziale e banale, esaltando evidentemente gli aspetti negativi, con il facile risultato di presentare le strutture del governo della Chiesa come caratterizzate in profondità da liti, divisioni e lotte di interessi”. “Diciamo senza timore – la denuncia della nota – che si è andati e si va spesso ben aldilà della realtà; che la situazione generale del Governatorato non è così negativa come si è voluto far credere; che tanta disinformazione non può certamente occultare il quotidiano e sereno lavoro in vista di una sempre maggiore trasparenza di tutte le istituzioni vaticane, e infine che non bisogna dimenticare che il Governo della Chiesa ha al suo vertice un Pontefice di giudizio profondo e prudente, la cui dirittura al disopra di ogni sospetto garantisce la serenità e la fiducia che giustamente si attendono coloro che operano al servizio della Chiesa e i fedeli tutti”. “L’affidamento del compito di nunzio negli Stati Uniti a mons. Viganò, uno dei compiti più importanti di tutta la diplomazia vaticana, è prova di indubitabile stima e fiducia da parte del Papa”, conclude padre Lombardi. (Sir)