Il prologo si è svolto davanti alle mura della fortezza: grappoli di candidi palloncini bianchi lanciati al cielo sulle note di una melanconica aria russa intonata da una cantante lirica, anche lei russa, omaggio e ricordo nel piazzale a loro dedicato ai 186 bambini e bambine vittime dal massacro di Beslan, che si consumò quando nel 2004 le forze speciali entrarono nella palestra dove trentadue separatisti islamici della Cecenia avevano sequestrato, da tre giorni, mille e duecento persone. Beslan è una città dell’Ossezia del Nord, una repubblica autonoma della federazione russa. L’Ossezia è presente alla settantacinquesima edizione della mostra dell’artigianato di Firenze. Quando i palloncini sono stati lanciati in cielo, non senza commozione, erano le undici. Subito dopo, all’interno della Fortezza da Basso di Firenze, si è aperta la cerimonia di inaugurazione di Art. Una battuta con i rappresentanti della città di Nanchino, una delle sei a ntiche capitali della Cina, gemellata dal 1979 con Firenze. Quindi il taglio del nastro, a due mani, del presidente Enrico Rossi (accompagnato dall’assessore alle attività produttive, Gianfranco Simoncini) e del sindaco Matteo Renzi, seguito da una processione tra gli stand della mostra. Prima tappa il padiglione della Valle d’Aosta, regione ospite: grandi foto d’epoca e sculture di legno, tra abeti (veri), vini e gustosi manicaretti. Nello stand di Nanchino un’artista della carta, con un foglietto nero e un paio di forbici in mano, scolpisce’ dal vivo forme, animali e profili di persona. Lì vicino c’è l’India, il Tibet, la Russia. All’ultimo piano spazio al gusto e alle produzione gastronomiche. Sono oltre ottocento gli espositori quest’anno della mostra internazionale dell’artigianato, visitabile fino a domenica 8 maggio. C’è anche una stand, all’aperto, dedicato alla Tunisia : ad accogliere i visitatori una grande scritta, La rinascita di Cartagine. Spazio al saper fare’ di paesi vicini e lontani, ma anche alle eccellenza della tradizione toscana. E appena inaugurato il pubblico non si è fatto attendere troppo.L’artigianato in fondo è una forza della Toscana: non c’è da meravigliarsi commenta e sottolinea ai giornalisti presenti il presidente della Regione, Enrico Rossi La Toscana è artigianato: è anche artigianato. Un artigianato di cui siamo maestri da secoli e che produce export. Certo ammette Rossi veniamo da un periodo di crisi. Ma gli artigiani stanno stanno reinvestendo e questo fa ben sperare per il futuro. Fin quando produrremo oggetti così raffinati e di alta qualità ci sarà sempre spazio per esportarli: a cominciare dalle borghesie in ascesa dei paesi emergenti. E gli artigiani conclude il presidente vanno per questo aiutati e sostenuti. (cs)