Mondo
GUERRA ALL’IRAQ, PRIME REAZIONI NEL MONDO
Una triste notte per tutta l’umanità. Visibilmente angosciato il presidente cileno Ricardo Lagos ha così commentato, subito dopo l’inizio dell’operazione, l’attacco sferrato contro l’Iraq. In un messaggio televisivo alla nazione, Lagos si è rivolto a tutti i cileni: ora che parla la voce della guerra, preghiamo perché questa sia breve. Quando i nostri figli si sveglieranno domani mattina, spieghiamogli che abbiamo fatto di tutto per evitarla. Ha quindi ammesso la propria frustrazione per essersi visto bocciare la proposta che il suo governo aveva portato di fronte al Consiglio di sicurezza per proseguire la via diplomatica al disarmo pacifico dell’Iraq. Raccogliamoci e pensiamo a quelli che sono sotto le bombe, ha concluso Lagos.
Da Brasilia, Luiz Inácio Lula ha criticato il suo omologo statunitense George W. Bush, sostenendo che non ha il diritto di definire ciò che è bene e ciò che è male per il resto del mondo. Il presidente brasiliano ha ricordato che sebbene tutta la comunità internazionale voglia un Iraq libero da armi di distruzione di massa, questo non autorizza gli Stati Uniti a decidere unilateralmente. Le motivazioni addotte da Bush nel lancare l’ultimatum e poi l’attacco, secondo Lula costituiscono una mancanza di rispetto nei confronti delle Nazioni Unite, del Consiglio di sicurezza e di quello che pensa il resto del pianeta.