Cultura & Società

PERU’: SCOPERTI RESTI DEL MITICO LEVIATANO, MISSIONE COORDINATA DA RICERCATORE DELL’UNIVERSITA’ DI PISA

(ASCA) – Il Leviatano, mostro marino spesso rappresentato nelle sembianze di un drago, di un coccodrillo o di una balena, riaffiora fossile nel deserto del Perù. La scoperta, pubblicata nel numero di ‘Nature‘ di luglio, è stata fatta da un team di ricercatori internazionali coordinati da Giovanni Bianucci, ricercatore al dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Pisa, e da Olivier Lambert, del Museum national d’Histoire naturelle de Paris. ‘Leviathan melvillei’ è il nome scientifico che è stato dato a questo animale, dedicandolo a Herman Melville che, nel suo celebre romanzo ‘Moby Dick’, identifica più volte nel capodoglio quello che la tradizione biblica indica come il mostro marino per antonomasia. E ‘Leviathan’, uno dei più temibili predatori marini fino ad oggi conosciuti, è effettivamente un parente alla lontana dell’attuale capodoglio (‘Physeter macrocephalus’) con il quale condivide le dimensioni gigantesche, intorno a 15 metri, e il grande spermaceto sopra la testa. Il reperto è stato scoperto nel deserto costiero del Perù, a 35 km sud-est dalla città di Ica, in sedimenti di 12-13 milioni di anni fa. Sono stati ritrovati il cranio, lungo tre metri, la mandibola e diversi denti lunghi quasi 40 centimetri. Diversamente dal capodoglio, ‘Leviathan’ aveva una batteria di denti completa: 18 nella mascella superiore e 22 in quella inferiore. Era pertanto un feroce predatore che afferrava e immobilizzava la preda con i grossi denti e ne stappava le carni a morsi, nello stesso modo dell’attuale orca. Confrontato con altri grandi predatori del passato, ‘Leviathan’ non sembra avere molti rivali alla sua altezza, sia in terra che in mare.