Cultura & Società

FIRENZE, «LA PENNA DEI GIORNALISTI»: INCONTRO UCSI CON ADRIANO FABRIS E MONS. GIUSEPPE BETORI

Essere giornalisti nella società dello spettacolo, essere tentati di mettersi un elmetto colorato e di farsi catturare da contrapposizioni estranee al proprio lavoro, vedere la propria identità professionale fortemente minacciata da ruoli sempre più burocratici e da un lavoro che somiglia sempre più a una routine impiegatizia, avere comunque voglia di non smarrire la responsabilità di un lavoro così prezioso per la democrazia. Si parla anche di questo nell’incontro organizzato a Firenze da Ucsi Toscana nell’ambito di iniziative nazionali per ricordare il cinquantesimo dalla fondazione di questa associazione, insieme professionale ed ecclesiale, di giornalisti italiani.Con il patrocinio di Ordine, Assostampa e Giornalisti Uffici Stampa della Toscana, l’incontro (aperto a chiunque si ritenga interessato) si svolge sabato 7 novembre dalle ore 10 presso la sede toscana dell’Unione Cattolica Stampa Italiana, in via de Pucci 2, a Firenze, con un titolo – sottolinea il presidente di Ucsi Toscana, Mauro Banchini – “volutamente provocatorio ma si spera tale da provocare non solo qualche riflessione onesta ma anche qualche reazione adeguata”. Intervengono Adriano Fabris, docente di Etica della Comunicazione e Filosofia Morale all’Università di Pisa, e mons. Giuseppe Betori arcivescovo di Firenze. Sarà presente Andrea Melodia, presidente nazionale Ucsi e porteranno saluti i presidenti Massimo Lucchesi (Ordine), Stefano Sieni (Ast), Elisabetta Giudrinetti (Gus). Titolo dell’incontro: La “penna” dei giornalisti, oggi: serve, a che serve, chi serve?