“Anche una chiesa caldea è stata colpita dai missili cruize lanciati questa notte a Baghdad dalle forze militari statunitensi”. Lo racconta al Sir Hanno Schaefer, portavoce di Caritas Iraq, che per l’emergenza guerra ha spostato temporaneamente i propri uffici ad Amman, in Giordania, per poter coordinare meglio gli aiuti. “Abbiamo parlato telefonicamente con i nostri operatori a Baghdad dice Shaefer – e ci hanno descritto il terribile impatto dei missili, ma non sappiamo ancora se ci sono state delle vittime. Sappiamo che la periferia meridionale è stata colpita da una quarantina di bombe e anche una chiesa caldea nel sud di Badgad è stata lievemente danneggiata”. Caritas Iraq ha pronto un piano anche per accogliere gli eventuali profughi ma per ora, spiega Schaefer, “la gente rimane nascosta nelle case, non sono molti coloro che hanno lasciato la città e non sono ancora arrivati rifugiati al confine”. “I nostri uffici aggiunge – stanno lavorando con i ritmi consueti ma c’è un grosso lavoro di programmazione e organizzazione. Per ora dobbiamo aspettare e vedere cosa succede prima di poter intervenire. Non c’è ancora bisogno di azione immediata perché attualmente la popolazione irachena riceve aiuti alimentari dal governo”. La Caritas ha in forze 42 dottori che lavorano in Iraq per l’emergenza e 220 volontari iracheni. Se verranno allestiti degli ospedali militari sono previsti 190 dottori e 320 volontari. “Per noi è difficile lavorare da Amman conclude – ma è l’unico modo per poter fare qualcosa”. Sir