Sono una cinquantina i missili Tomahawk caduti sulla capitale irachena all’alba di questa mattina quando ha preso il via l’operazione militare statunitense. Il Pentagono prima e il presidente Usa George Bush poi, hanno spiegato che non si è trattato di un attacco generico, ma di una prima operazione tesa a “decapitare” la dirigenza irachena. Nel mirino dei primi missili americani, lanciati dalle navi da guerra di stanza nella regione, sarebbero finiti i rifugi di alcuni importanti leader politici del regime iracheno. Il primo raid su Baghdad è scattato verso le 2:30 GMT, le 5:30 ora dell’Iraq, seguito dopo circa una mezz’ora da un secondo. Una terza ondata di missili poco più tardi avrebbe anche raggiunto alcune città nel sud ovest del Paese. Alle prime fasi del conflitto hanno partecipato solo forze statunitensi senza l’aiuto degli alleati. Il premier britannico Tony Blair, intanto ha convocato per le 08:30 GMT un gabinetto di guerra. L’agenzia di stampa Reuters’ riporta inoltre la notizia di tiri d’artiglieria nella zona meridionale dell’Iraq lungo il confine con il Kuwait. Fonti della sicurezza dell’emirato questa mattina hanno riferito che due missili iracheni sono caduti in una zona nel Nord del Kuwait senza aver causato vittime. La notizia è stata confermata pochi minuti fa dall’agenzia di stampa kuwaitiana Kuna. Misna