Cultura & Società
E’ MORTO ALESSANDRO PARRONCHI, CRITICO E POETA NON SOLO ‘ERMETICO’
E’ morto stamani nella sua abitazione a Firenze Alessandro Parronchi, illustre poeta e noto storico e critico d’arte. Aveva compiuto 92 anni il 26 dicembre. Parronchi è stato tra i massimi studiosi di Michelangelo (il suo libro più celebre è intitolato “Studi sulla dolce prospettiva”) ed è stato tra i protagonisti della storia dell’ermetismo fiorentino assieme a Mario Luzi e a Piero Bigongiari. La sua vasta produzione poetica in versi è stata raccolta in due volumi “Le poesie” editi nel 2000 da Polistampa Firenze. Parronchi lascia la moglie Nara e due figlie, Rosa e Agnese. I funerali si svolgeranno lunedì 8 gennaio alle 15 nella Basilica della Santissima Annunziata a Firenze. La camera ardente sarà allestita domani alle 10:30 nella cappella di San Luca, nel chiostro di Santissima Annunziata. Il Comune di Firenze parteciperà ai funerali anche con il gonfalone della città.
Poesia “malinconica e triste” quella di Alessandro Parronchi, come lo stesso autore fiorentino la definiva aggiungendo, con una punta di amarezza, che “oggi la tristezza non è ammessa”. Eppure, nella storia letteraria italiana, Parronchi, che era anche critico d’arte e docente universitario, ha mantenuto un ruolo di primo piano. Protagonista di quel gruppo di ‘ermetici’ che tra il 1930 e il 1945 si riunirono in una vera scuola con l’intento di fare poesia lontano dal contingente e in una ricerca continua nel profondo dell’inconscio, l’autore fiorentino si allontanò in seguito da quell’ origine cercando strade nuove e personali.
Non meno intense e appassionate sono state la sua attività come storico dell’arte e il suo rapporto con poeti, artisti e scrittori del ‘900 italiano, tra i quali spiccano Vasco Pratolini (da ricordare il carteggio dei due intellettuali in cui viene raccontata la vita, le gioie e i dolori d’una generazione passata attraverso il fascismo e la Resistenza). Per anni ordinario di Storia dell’ arte medioevale e moderna, Parronchi ha scritto molte monografie scientifiche – era considerato uno dei massimi esperti di Michelangelo e Donatello – e intrecciò solidi rapporti con i maggiori artisti del ‘900, da Ottone Rosai a Guido Borgianni, Sergio Scatizzi, Venturino Venturi e Mario Marcucci. (ANSA).