Vita Chiesa
Il Messaggio di papa Francesco per la Giornata missionaria 2023
“Una cooperazione missionaria sempre più stretta di tutti i suoi membri ad ogni livello è un obiettivo essenziale del percorso sinodale che la Chiesa sta compiendo con le parole-chiave comunione, partecipazione, missione”. Lo spiega il Papa nel Messaggio per la Giornata missionaria mondiale, in cui precisa che il percorso del Sinodo “non è sicuramente un piegarsi della Chiesa su sé stessa; non è un processo di sondaggio popolare per decidere, come in un parlamento, che cosa bisogna credere e praticare o no secondo le preferenze umane. È piuttosto un mettersi in cammino come i discepoli di Emmaus, ascoltando il Signore Risorto che sempre viene in mezzo a noi per spiegarci il senso delle Scritture e spezzare il Pane per noi, affinché possiamo portare avanti con la forza dello Spirito Santo la sua missione nel mondo”.
Papa Francesco esprime la sua vicinanza “a tutti i missionari e le missionarie nel mondo, in particolare a coloro che attraversano un momento difficile: il Signore risorto è sempre con voi e vede la vostra generosità e i vostri sacrifici per la missione di evangelizzazione in luoghi lontani”. “Nella sua grande misericordia, egli non si stanca mai distare con noi, malgrado i nostri difetti, i dubbi, le debolezze, nonostante la tristezza e il pessimismo ci inducano a diventare ‘stolti e lenti di cuore’, gente di poca fede”, assicura Francesco sulla scorta del brano evangelico dei discepoli di Emmaus, che fa da sfondo a tutto il messaggio: “Oggi come allora, il Signore risorto è vicino ai suoi discepoli missionari e cammina accanto a loro, specialmente quando si sentono smarriti, scoraggiati, impauriti di fronte al mistero dell’iniquità che li circonda e li vuole soffocare. Perciò, non lasciamoci rubare la speranza!”.
“Il Signore – prosegue – è più grande dei nostri problemi, soprattutto quando li incontriamo nell’annunciare il Vangelo al mondo, perché questa missione, in fin dei conti, è sua e noi siamo semplicemente i suoi umili collaboratori, servi inutili”
“Un semplice spezzare il pane materiale con gli affamati nel nome di Cristo è già un atto cristiano missionario”. Ne è convinto il Papa, che nel Messaggio per la Giornata missionaria mondiale ricorda che “lo spezzare il Pane eucaristico che è Cristo stesso è l’azione missionaria per eccellenza, perché l’Eucaristia è fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”. “Una Chiesa autenticamente eucaristica è una Chiesa missionaria”, ribadisce Francesco citando Benedetto XVI: “Per portare frutto dobbiamo restare uniti a lui. E questa unione si realizza attraverso la preghiera quotidiana, in particolare nell’adorazione, nel rimanere in silenzio alla presenza del Signore, che rimane con noi nell’Eucaristia. Coltivando con amore questa comunione con Cristo, il discepolo missionario può diventare un mistico in azione. Che il nostro cuore brami sempre la compagnia di Gesù, sospirando l’ardente richiesta dei due di Emmaus, soprattutto quando si fa sera: ‘Resta con noi, Signore!’”.