Vita Chiesa

Palermo, morto Biagio Conte. Fondò la Missione Speranza e Carità

Biagio Conte da diversi mesi era stato colpito da un tumore. Ha continuato a condurre la sua missione di preghiera e carità finché il male non ha avuto il sopravvento. Nel giorno dell’Epifania, la visita dell’arcivescovo Corrado Lorefice, cui aveva annunciato la malattia e aveva chiesto la sua vicinanza.

“Oggi il Signore chiama la nostra Chiesa che è in Palermo – chiama ciascuno di noi – a raccogliere il testimone di un esempio così fulgido”. Lo scrive l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, nel suo messaggio in cui annuncia la morte del missionario laico. “La sua vita, segno per l’intera città degli uomini, manifesta la fede in Dio alimentata dal Vangelo, la speranza vissuta nella radicale povertà e la carità senza limiti che contribuisce alla trasfigurazione della convivenza umana a partire dai più poveri”.Ricordando “l’opera di fratel Biagio, incoraggiata e confermata dalla visita di Papa Francesco”, il presule aggiunge che “manifesta il volto della Chiesa povera e dei poveri”. L’arcivescovo “si stringe affettuosamente ai genitori e ai familiari di fratel Biagio” ed esorta a “offrire preghiere di suffragio e a porre gesti concreti di carità, di riconciliazione e di pace”.

“Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, commentando la morte del missionario laico. “Il rimpianto e la riconoscenza nei confronti di Biagio Conte – ammonisce il Capo dello Stato – vanno espressi consolidando e sviluppando anche in futuro le sue iniziative affinché il ricordo della sua figura sia concreto e reale, così come è stato il suo esempio”.