Vita Chiesa
Giornalismo: è morto Salvatore Mazza, giornalista “ironico e capace di parlare con franchezza”
Da tempo era malato di Sla, malattia che lo aveva progressivamente debilitato ma solo nel corpo.
Il suo cuore e la sua parola hanno continuato a battere e a raccontare la vita e il mondo attraverso alcune rubriche pubblicate dal suo giornale “Avvenire”.
Salvatore condivideva sulle pagine del quotidiano, che anche lui aveva contribuito a far crescere e conoscere, quel senso di precarietà che ti dà la Sla “assoluto e implacabile e se per caso, magari anche solo per un attimo, te lo dimentichi, o ti distrai, ci pensa lei a riportarti con i piedi per terra”.
Nella rubrica “Slalom” parlava appunto della Sla che via via aveva ridotto nei mesi le sue capacità di muoversi e di parlare. Dai suoi scritti traspariva sempre la sua fede profonda unita a una lieve ironia. Oltre a “Slalom”, Salvatore Mazza curava anche un appuntamento settimanale di riflessione sui temi legati al pontificato dal titolo “Su questa pietra”. L’ultima puntata è stata pubblicata proprio il 24 dicembre. I colleghi lo ricordano come un ottimo e valido collega, ironico, capace di parlare con franchezza. Una persona perbene che certo mancherà.