Vita Chiesa

Vernio ricorda il cardinale Giovanni Benelli con una messa a quarant’anni dalla morte

 La celebrazione sarà sabato 22 ottobre alle 18, nell’orario della messa prefestiva parrocchiale. Concelebrano il vescovo Giovanni Nerbini e i sacerdoti del vicariato valbisentino. Sarà presente il presidente della Regione Eugenio Giani.

Proprio a San Quirico, nella chiesa del capoluogo, Giovanni Benelli venne battezzato nel 1921. L’avvenimento è ricordato sopra il fonte battesimale con una epigrafe. La frazione di nascita invece è Poggiole, lo stesso paese che diede i natali a Sant’Antonio Maria Pucci, dei Servi di Maria, conosciuto con il nome di «Curatino di Viareggio».

Giovanni Benelli ha vissuto poco sui monti dell’Appennino perché entrò giovanissimo in Seminario a Pistoia (al tempo e fino al 1975 l’alta valle del Bisenzio era sotto la diocesi pistoiese). Nel 1944, l’anno dopo la sua ordinazione, il futuro arcivescovo di Firenze venne incardinato nella diocesi di Roma e iniziò subito la carriera ecclesiastica che lo portò a essere Nunzio apostolico in Senegal e poi Sostituto della Segreteria di Stato per gli affari generali. Nel 1977 fu nominato da papa Paolo VI arcivescovo metropolita di Firenze e creato cardinale. Il legame con Vernio non venne mai meno, anche se le visite a Poggiole e San Quirico non furono molto frequenti, visti i suoi tanti impegni. Fu grazie al suo interessamento se, negli anni ‘70, venne edificata la chiesetta nella frazione di Terregoli, che si trova nel territorio parrocchiale di Sant’Ippolito, il cui parroco in quegli anni era il suo amico don Zulimo Cangioli. A Poggiole non ci sono più parenti di Giovanni Benelli, ma ci sono ancora alcuni amici che lo ricordano con affetto. Morì il 26 ottobre 1982 per un attacco di cuore a 61 anni.