Vita Chiesa

Giornata regionale del clero a Loppiano: “tempo di accogliere le nuove sfide del ministero presbiterale nel cammino sinodale”

Il tema scelto era quasi obbligato. Gli ultimi complicati tempi, vissuti insieme alle nostre comunità cristiane, imponevano un incontro di approfondimento che è stato svolto da Mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena,  recentemente nominato presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale della chiesa italiana.

La sua riflessione ci ha permesso di vedere gli eventi della pandemia e del post pandemia come occasione di conversione pastorale per le nuove sfide da trasformare in opportunità mediante percorsi rinnovati di apertura all’ ascolto della realtà nella quale viviamo e svolgiamo il nostro ministero ordinato.

Soprattutto partendo dal metodo dell’ascolto spirituale, chiave di volta dei gruppi sinodali, ci siamo resi conto di quanta strada resta ancora fare per sentirsi parte dei “Cantieri di Betania”. L’icona biblica scelta per la presente fase sinodale richiama l’immagine della strada e del villaggio, della casa e dell’ospitalità,  del servizio e della formazione spirituale. Essa ci interpella nuovamente a non esser distolti dal fare e dai tanti servizi (diaconie, secondo il testo greco) ma ad accorgerci di quanto è davvero essenziale. Come la pandemia ci ha costretti a ridimensionare la vita ecclesiale, così il cammino sinodale di spinge ora alla conversazione spirituale verso la “parte migliore”.

Tale ascolto spirituale, a partire da piccoli gruppi e per i frutti che ha consentito finora di raccogliere, ci sta permettendo la lettura della Parola di Dio, inserita nelle esperienze di vita, in un clima di discernimento comunitario che evita logiche di contrapposizione o dibattiti superficiali, e che aiuta, mediante la voce dello Spirito, la ricerca di un’ autentica sintonia. Negli interventi seguiti all’apprezzata relazione di Castellucci, i presbiteri hanno auspicato, in una singolare convergenza, che tale metodo coinvolga e converta i singoli presbiteri nella loro vita spirituale e nei loro singoli presbitéri.  La concelebrazione presieduta dal Vescovo di Fiesole ci ha permesso di rendere grazie al Signore per il “sì” che il Padre ha pronunciato all’inizio della nostra vocazione dalla quale dipende ogni giorno una risposta adeguata, colma di stupore.