“L’appuntamento – aggiunge – sarà anche occasione per rilanciare l’attualità del messaggio del Concilio Vaticano II, alla vigilia del 60° anniversario della sua apertura. Vogliamo rivivere la ‘sobria ebrezza’ di quella Pentecoste e gustare la bellezza dell’Eucaristia, fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa, che genera e rigenera la comunità cristiana e la apre al mondo. Se condividiamo il pane del cielo, come non condivideremo quello terreno?, si chiedeva il cardi. Lercaro”.L’appuntamento, che si terrà dal 22 al 25 settembre nella “città dei Sassi” sul tema “Torniamo al gusto del pane. Per una Chiesa eucaristica e sinodale”, è parte integrante del Cammino sinodale e richiama le dimensioni della comunione, della partecipazione e della missione, in un’ottica di conversione ecologica, pastorale e culturale.Le giornate che precederanno l’arrivo di Papa Francesco saranno, infatti, scandite da momenti di celebrazione, da testimonianze, da gesti significativi che aiuteranno a leggere il tempo presente e permetteranno di lanciare un messaggio di speranza e di pace. “Tornare al gusto del pane – sottolinea il cardinale presidente – assume un valore ancora più profondo in un momento in cui le pandemie del Covid e della guerra ci chiedono di spezzare il pane dell’amore, specialmente con quanti si trovano in situazioni di fragilità e povertà”.“Aspettiamo Papa Francesco a Matera a braccia aperte e fin d’ora – conclude il presidente della Cei – ci prepariamo a questo incontro con la preghiera”.