Mondo

TERRA SANTA: DOPO ATTENTATO AD HAIFA, DURA RAPPRESAGLIA ISRAELIANA

Nella tarda serata di ieri quasi cinquanta tank israeliani, appoggiati da elicotteri da combattimento e militari delle forze speciali hanno compiuto un’incursione nel campo profughi di Jabaliya nella striscia di Gaza uccidendo undici palestinesi. Secondo numerose fonti di stampa la maggior parte delle vittime erano civili impegnati a spegnere un incendio. Durante l’operazione un colpo di cannone aveva semidistrutto e dato fuoco ad una abitazione ed alcune persone stavano aiutando gli abitanti della casa a spegnere le fiamme e mettere in salvo le cose ancora utilizzabili. A quel punto da un carro armato di Tel Aviv è stato esploso un colpo di cannone che ha colpito il piccolo gruppo di soccorritori, uccidendone alcuni e ferendone altri. L’incursione è durata alcune ore e dovrebbe essersi conclusa questa mattina.

Ieri il governo israeliano aveva promesso una ‘reazione, ma moderata’ all’attacco kamikaze di ieri ad un autobus pubblico ad Haifa, nel quale sono morte 15 persone, in gran parte soldati delle forze speciali e ragazzi. Un altro palestinese è stato ucciso dalla polizia di Israele a Betlemme. L’uomo, secondo le forze speciali un appartenente alla Jihad Islamica, sarebbe stato colpito mentre tentavano di arrestarlo. Nell’azione militare di Jabaliya sono stati feriti leggermente anche due soldati delle forze speciali. Si conosce intanto il nome del Kamikaze di Haifa: è Mahmud Salim Kawasmeh, aveva venti anni ed era un attivista del movimento Hamas. Intanto, Sharon ha deciso di ‘chiudere’ i ‘territori’, rendendo ancor più precaria la vita della popolazione civile palestinese, stremata da mesi di coprifuoco ed impossibilità a lavorare.Misna