Vita Chiesa

Mediterraneo: Betori, il saluto finale: chiediamo per l’Ucraina gesti di pace

Betori ha espresso i ringraziamenti della Chiesa fiorentina “al Santo Padre Francesco che sappiamo aver sostenuto questo evento nella sua preparazione e che solo un’improvvisa indisposizione tiene oggi fisicamente lontano da noi. A lui ci sentiamo vicini con il cuore augurandogli una pronta guarigione e assicurandogli che la nostra preghiera lo accompagna come sempre nel suo ministero”.

Gratitudine al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definito da Betori “riferimento saldo dell’identità della nostra nazione, amico di Firenze, che con la sua presenza tra noi suggella il valore dell’incontro di vescovi e di sindaci per la pace, il dialogo, la cooperazione tra le città, tra i PAesi, tra le religioni del Mediterraneo”.

Betori ha quindi ringraziato la Cei e il suoi presidente Gualtiero Bassetti, “caro amico, prete fiorentino: ti ringraziamo per aver scelto Firenze come seconda tappa dopo Bari, dando evidenza a come questo evento abbia le sue radici nel pensioero e nell’opera di Giorgio La Pira. Alle stesse radici si è ispirato il sindaco Dario Nardella”. Un rigraziamento quindi a “voi vescovi e sindaci che avete accolto l’invito a riunirvi qui”.

Betori ha voluto rigraziare anche “i miei collaboratori che hannio dato forma organizzativa all’evento, ai molti volontari, all personale del Comune, della prefettura, della questura, delle forze dell’ordine e dele altre istituzioni che hanno collaborato”. Ha espresso il suo grazie “alle chiese e alle comunità che ci hanno accolti”, in particolare Santa Maria novella e Santa Croce di cui ha ricordato l’Opera e i frati.

“Non meno importante per noi – ha concluso – è stata la risposta del nostro popolo che è qui presente oggi e nelle nostre comunità in queste settimane non ha mancato di offrire sostegno e preghiera”.